di Anna Messia
Pramerica, compagnia assicurativa controllata dal colosso statunitense Prudencial, è in trattativa con tre banche locali italiane per chiudere accordi distributivi. Sui nomi c’è riserbo, «ma contiamo di chiudere a breve almeno due di queste trattative», dice Peter Geipel, ad di Pramerica Life. «Si tratta di operazioni che complessivamente valgono 150 sportelli». La compagnia ha approvato il bilancio 2013 con una raccolta di 205,9 milioni, in crescita del 68% rispetto al 2012. L’Italia rappresenta ancora una quota residuale rispetto al gruppo ed è poco rilevante anche se confrontata con altre piazze, come il Brasile o l’Asia, dove il gruppo ha una posizione di leadership. Ma la compagnia prosegue lungo la propria strada di crescita, anche se graduale, puntando sia sulla rete di subagenti sia su accordi bancari con istituti di credito di piccole medie dimensioni. Già oggi la compagnia ha accordi con sette banche (le ultime entrate sono CariCento e Banca della Marca) per un totale di 325 sportelli (che hanno rastrellato 132 milioni rispetto ai 206 totali) e in programma c’è anche l’apertura di una sede a Torino, oltre che la nomina di tre nuovi agenti generali. Tra i piani di sviluppo c’è poi l’ingresso della compagnia nel ramo Danni senza però dover creare una compagnia specializzata. «Stiamo preparando le carte per richiedere all’Ivass di estendere la licenza Vita anche al ramo Malattia e Infortuni», dice Geipel. «In questo modo potremo ampliare ulteriormente l’offerta per i nostri partner bancari oltre che per la rete dei life planner». (riproduzione riservata)