di Anna Messia

Banca Generali continua a registrare record di raccolta e di crescita. Il bilancio 2013 è stato appena chiuso con un utile netto di 141,3 milioni e una raccolta di 2,26 miliardi.

Un trend che sembra continuare: nei primi due mesi del 2014 è già stata raggiunta una raccolta di 527 milioni, il miglior inizio d’anno nella storia della banca, e nei primi giorni di marzo sembra esserci addirittura un’accelerazione. «L’anno è partito nel migliore dei modi con una raccolta in decisa crescita», dice l’amministratore delegato Piermario Motta, «e abbiamo quasi raggiunto il traguardo dei 30 miliardi di asset in gestione indicato nel 2006, al momento dell’ipo». Le masse totali a dicembre per la precisione erano pari a 29,1 miliardi, in aumento dell’11% rispetto ai 26,2 miliardi dell’anno precedente e l’obiettivo dei 30 miliardi è quindi praticamente dietro l’angolo. Ma a dare un’ulteriore spinta allo sviluppo potrebbe essere anche un’acquisizione di una rete o di una banca di tipo private, visto che sul mercato ci sarebbe più di qualche società in vendita e Banca Generali sta facendo alcune valutazioni, come ha rivelato ieri Motta durante la conference call con gli analisti finanziari. «Stiamo guardando, come altri competitor, diversi dossier», ha dichiarato Motta, «e la struttura della banca sarebbe in grado di reggere un’operazione straordinaria». Non solo dal punto di vista organizzativo ma anche dal lato economico. Perché nel caso di un’operazione medio piccola, in cui la società target apporterebbe asset di 2-3 miliardi, il finanziamento dell’operazione «potrebbe avvenire tramite un’emissione obbligazionaria, sfruttando il buon momento del mercato, come fatto per esempio per l’operazione Banca del Gottardo», ha aggiunto l’ad, «e con un’acquisizione di queste dimensioni guadagneremmo un anno e mezzo di tempo, considerando che il ritmo di crescita di Banca Generali è di un miliardo l’anno».

 

Il cda proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo di 95 centesimi, per un totale di 109,6 milioni (+6% rispetto allo scorso anno). Per la controllante Generali Assicurazioni, che detiene oggi poco meno del 52% del capitale di Banca Generali (dopo aver collocato, ad aprile, il 12% delle azioni sul mercato, incassando 185,2 milioni e una plusvalenza di 143 milioni), l’assegno sarà di circa 56 milioni. Intanto Andrea Bonomi ha confermato ieri che l’acquisto di Thalia, la società di alternative asset del gruppo Bsi, da parte della B-Invest della famiglia Bonomi si sta avvicinando alle fasi finali. Il finanziere invece non ha voluto fare commenti sui rumors che, attraverso Investindustrial, lo vedrebbero interessato alla stessa Banca della Svizzera Italiana. (riproduzione riservata)