Le tariffe Rc auto sono scese nel 2013: 589 euro è stato il premio medio lordo pagato dagli italiani per assicurare l’auto, -4,4%. Sono questi i dati più significativi sulle tariffe, emersi dall’Osservatorio auto di Aiba, l’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni, realizzato in collaborazione con la società di consulenza Innovation team.
Le riduzioni tariffarie, afferma ancora il rapporto, hanno interessato tutte le province, ma sono state più marcate nelle aree considerate a maggiore rischio: Bari (-12,1%); Palermo (-11,3%); Napoli (-11,1%), Bologna (-10,3%), Verona (-9,8%) e Trento (-8,6%).
La raccolta premi del ramo Rc auto è scesa nel 2013 a 16,5 miliardi di euro (-5,9%) e i risultati tecnici delle compagnie sono i migliori degli ultimi vent’anni. I combined ratio, cioè il rapporto fra spese generali e costo dei sinistri di competenza da una parte e premi di competenza dall’altra si sono attestati al 92,1%. Il 2013 è stato anche il primo anno senza differenze di premio tra uomini e donne, per effetto della Gender directive.
I listini delle compagnie tradizionali sono scesi più velocemente rispetto agli altri canali: -8,6%; il calo dei prezzi applicati dalle assicurazioni tradizionali a fine gennaio 2014, rispetto al dicembre 2012; ha registrato un -8,1% per le compagnie dirette; +8,5% per il canale bancario, che tuttavia applica politiche di sconti particolarmente rilevanti per i propri correntisti.
Dai monitoraggi su tutto il territorio di Check It auto, si confermano dinamiche commerciali fortemente differenziate per profilo di rischio. Anche gli automobilisti virtuosi devono imparare a scegliere: con un attento confronto tariffario, per esempio, a Bari si possono risparmiare fino a 720 euro, tra il minimo di 368 euro richiesti da Allianz e i 1.008 euro di Crédit agricole. Nel 2014, in caso di sinistro, lo stesso assicurato subirà un rincaro medio del premio di 428 euro; nel 2009 la differenza era di 250 euro.
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