La decisione era nell’aria: il cda di Generali ha deliberato ieri di dare mandato all’a.d., Mario Greco, di avviare immediatamente azioni risarcitorie e di responsabilità in sede giuslavoristica nei confronti degli ex vertici del gruppo, Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti.
La riunione di ieri ha esaminato, su richiesta dell’Ivass, le valutazioni raggiunte dal comitato controllo e rischi, anche alla luce di fatti e circostanze nuovi, in merito ad alcuni investimenti alternativi effettuati in passato dai due top manager. Sempre su richiesta dell’Ivass, afferma una nota del gruppo di Trieste, «il cda ha altresì analizzato le valutazioni del comitato per la remunerazione, inerenti al trattamento economico riconosciuto sia all’ex a.d. Perissinotto sia dell’ex d.g. Agrusti, nell’ambito degli accordi di uscita».
Per tutelare gli interessi patrimoniali del gruppo, all’a.d. è stato dato mandato di intraprendere le azioni giudiziarie in sede giuslavoristica per impugnare e contestare gli accordi risolutivi dei rapporti di lavoro conclusi con Perissinotto e Agrusti, all’estinzione dei titoli vantati dall’ex d.g. nei confronti della società, al recupero delle somme pagate all’ex a.d., e alla richiesta di risarcimento dei danni subiti «a causa dell’inadempimento degli obblighi derivanti dai rispettivi rapporti di lavoro subordinato, adottando allo scopo ogni opportuna misura, iniziativa e azione».
Il board ha inoltre deliberato, «di lasciare impregiudicata, allo stato degli atti e delle conoscenze, ogni facoltà in ordine all’avvio davanti alle sedi competenti di ogni altra iniziativa volta al ristoro di tutti i danni subiti».
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