di Gabriele La Monica MF-DowJones
L’azione di responsabilità che il cda delle Generali si appresta a chiedere nei confronti dell’ex ceo del gruppo Giovanni Perissinotto e dell’ex direttore generale Raffaele Agrusti sarà di fatto «a due velocità». Lo ha affermato a MF-DowJones una fonte vicina al dossier sottolineando come l’azione di responsabilità, e la conseguente richiesta di danni, qualora venga approvata dal consiglio, sarà molto più pesante per Perissinotto di quanto non lo sarà per Agrusti. Il cda delle Generali, in calendario domani, dovrà valutare il loro operato nell’intera permanenza al vertice del Leone. Agrusti, ricorda la fonte, fino al 2007 non aveva ricoperto alcun ruolo apicale, per cui la sua eventuale responsabilità non può essere precedente a quella data. L’approdo in consiglio di amministrazione dell’azione di responsabilità nei confronti dei manager della precedente gestione è l’ultimo atto di un iter avviato quando il nuovo amministratore delegato delle Generali, Mario Greco, appena arrivato a Trieste (ormai più di un anno e mezzo fa), iniziò una sorta di due diligence sulla gestione passata. In attesa del cda di domani, ieri il titolo del Leone ha chiuso la seduta a Piazza Affari in flessione dello 0,12% a 16,73 euro. (riproduzione riservata)