Marco Panara
N iente sconti. L’assicurazione obbligatoria (ma ci sono 3,8 milioni di evasori) per la responsabilità civile che gli automobilisti italiani pagano è tra le più care del mondo. Colpa delle troppe truffe dicono le compagnie di assicurazione, colpa dell’avidità delle compagnie risponde la vox populi. Hanno ragione tutti e due. Il governo ha provato a porre rimedio con un articolo del decreto Destinazione Italia almeno alla prima delle due cause con una serie di interventi che avrebbero consentito di ridurre il costo della polizza fino a un massimo del 23 per cento. Il parlamento ha bloccato il provvedimento, che quindi è stato stralciato dal decreto, salvo poi essere riapprovato dal consiglio dei ministri due giorni dopo e ripresentato come disegno di legge. Che, vista la posizione presa dai nostri onorevoli, probabilmente finirà su uno dei tanti binari morti che affollano le nostre camere. Tante volte hanno vinto le lobby degli assicuratori, questa volta quella dei carrozzieri. Il testo presentato ha molti difetti, il governo è come quasi sempre in questi mesi assai confuso nella sua azione, una volta dà troppo a una parte e una volta dà troppo ad un’altra, e quando i testi non sono equilibrati e solidi diventano facile preda delle lobby che dominano il parlamento. Intanto, tra confusione governativa e parlamento ostaggio delle lobby, noi automobilisti onesti continuiamo a pagare.