di Anna Messia
Il pressing dell’Ivass non è ancora venuto meno. L’autorità di controllo guidata da Salvatore Rossi continua a tenere sotto stretto controllo le Assicurazioni di Roma (Adir), la compagnia partecipata dal Comune di Roma oltre che dalle ex municipalizzate Atac, da Cotral e dall’Ama che ha interamente rinnovato il consiglio di amministrazione il 30 ottobre scorso dopo che il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, aveva revocato il precedente cda accusato di non avere informato il Campidoglio della situazione critica. L’istituto di controllo, già dallo scorso giugno, aveva sollevato diverse questioni, in ordine per esempio alla governance o alle funzioni di controllo interno di Adir. Non solo. C’è un nodo nella gestione delle Assicurazioni di Roma che deve essere sciolto al più presto: i crediti che la compagnia vanta verso i soci, che nell’esercizio 2012 ammontavano complessivamente a 31 milioni (più di 19 milioni relativi alla sola Atac, l’azienda di trasposto locale). E nel tempo la situazione, come sottolineato ancora dall’Ivass a dicembre scorso, è peggiorata. Tanto che secondo gli ultimi dati disponibili, a fine settembre, i crediti erano lievitati a circa 58 milioni determinando una situazione «non coerente con le esigenze di liquidità e con gli obblighi di copertura degli impegni tecnici», hanno osservato dall’Ivass. Il nuovo presidente della compagnia, Giorgio Gallone, si è impegnato a prendere immediati contatti con i «vertici di ciascun socio» per stabilire tempi e modalità dei rientri. Mentre intanto c’è stata una razionalizzazione, con la cessione della controllata Adir Vita a Tecnocasa International, per il tramite di Cf Assicurazioni. (riproduzione riservata)