di Andrea Di Biase
Ci sono anche Mediobanca e Unicredit, oltre a circa 3.500 piccoli azionisti di Fondiaria-Sai e alla stessa compagni assicurativa (oggi fusa in UnipolSai), tra le parti civili ammesse dal Tribunale di Torino nel processo in corso nei confronti di Salvatore Ligresti e degli ex manager Emanuele Erbetta, Antonio Talarico e Fausto Marchionni. La corte, presieduta dal giudice Giorgio Gianetti, ha inoltre respinto alcune eccezioni della difesa degli imputati che puntavano a spostare il processo a Milano o in altre località. I reati contestati sono falso in bilancio e aggiotaggio informativo. Secondo i giudici la pubblicazione del bilancio e del comunicato di FonSai che, secondo la tesi dell’accusa, contribuì a turbare il mercato, contenendo false informazioni, avvenne a Torino, dove il gruppo assicurativo aveva la sede legale. Quindi, anche se la borsa si trova a Milano, resta il capoluogo subalpino il luogo da cui si sarebbero propagati i reati. «L’invio della comunicazione a Borsa», ha specificato il giudice, «non altera ancora il mercato che si consuma quando Borsa invia la notizia alle agenzie di stampa. Risulta in buona sostanza», conclude la corte, «che il comunicato della società fu inoltrato da Torino il 23 marzo 2011». (riproduzione riservata)