Tra il 2010 e il 2012 sono peggiorate le condizioni economiche dichiarate dalle famiglie, che hanno risentito anche delle valutazioni soggettive sull’andamento del mercato immobiliare. Il dato emerge dall’indagine biennale sui bilanci delle famiglie italiane nel 2012, realizzata da Bankitalia su un campione di circa 8 mila famiglie, condotta nel primo semestre 2013. Secondo le stime dell’indagine Bankitalia, «tra il 2010 e il 2012 il reddito familiare ha subito, in media, un calo di circa il 7,3%». Il reddito familiare si compone, in media, per il 40% di reddito da lavoro dipendente, per poco più di un quarto di reddito da trasferimenti (pensioni, cig), per circa l’11% da lavoro autonomo e per il restante 22% di reddito da capitale. Nel 2012, il 50% delle famiglie aveva un reddito superiore ai 24.590 euro, pari a circa 2 mila euro al mese, il 20% un reddito netto annuale inferiore a 14.457 euro (circa 1.200 euro al mese), il 10% delle famiglie a più alto reddito percepiva più di 55.211 euro. Questo 10% possedeva il 46,6% della ricchezza netta familiare totale, contro il 45,7% del 2010, mentre la quota di famiglie con ricchezza negativa è aumentata al 4,1% dal 2,8% del 2010.
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