Quattro miliardi di euro: è l’obiettivo di incasso dalle dismissioni indicato nel piano industriale di Generali, da completarsi entro fine 2015. A un anno dall’approvazione, il gruppo guidato da Mario Greco ha già incassato 2,4 miliardi di euro grazie alle cessioni di alcune controllate (tra cui l’israeliana Migdal, Generali Usa Life Re, le minorities in Messico e Fata, finita a Cattolica Assicurazioni) e al collocamento del 12% di Banca Generali. Va per le lunghe, invece, la vendita di Bsi: fonti vicine al dossier riferiscono che alcune offerte sono già arrivate sul tavolo di Greco, ma non soddisfano le richieste di Trieste, che valorizza la banca elvetica non meno di 1,8 miliardi di euro. Qualche operatore ha ipotizzato, in caso di persistente difficoltà a vendere, un nuovo collocamento di quote di Banca Generali, ma Greco ha assicurato che la capogruppo non scenderà sotto l’attuale 51%. (l.d.o.)