di Anna Messia
Tanto rumore per nulla. Gli analisti sono convinti che le nuove norme sulla Rc Auto contenute nel decreto approvato venerdì 14 dal Consiglio dei ministri non rivoluzioneranno il mercato assicurativo e avranno effetto «moderatamente positivo sul settore». Perché se è vero che è stato imposto uno sconto del 7% sulle tariffe ai clienti che installeranno sull’autovettura la scatola nera (o meccanismi similari) e del 5% a chi si rivolgerà a carrozzerie convenzionate con le imprese assicurative, è altrettanto vero che si tratta di norme discrezionali.
Positive appaiono invece le norme sulla lotta alle frodi. Come il fatto che l’individuazione dei testimoni non possa avvenire nei giorni successivi alla denuncia del sinistro, e che vengano segnalati dai giudici persone che si presentino a testimoniare per più di tre incidenti nell’arco di un triennio. «Valutiamo positivamente le previsioni relative alla lotta alle frodi, mentre gli sconti obbligatori non sembrano una minaccia perché sono legati a un’offerta che resta discrezionale per le compagnie che di fatto già garantiscono sconti simili, per esempio nel caso della scatola nera», osservano gli analisti di Equita. Rimane invece incerta la riforma dei risarcimenti dei danni fisici. «Riteniamo che le nuove regole abbiano un effetto moderatamente positivo sul settore», dicono da Kepler Cheuvreux. «Nel complesso, comunque, riteniamo che queste misure favoriscano il settore assicurativo; dato il trend ribassista delle tariffe, circa -6% nei primi nove mesi, gli assicuratori potrebbero offrire questi sconti senza compromettere la redditività, riducendo le perdite di costi e frodi». (riproduzione riservata)