di Anna Messia
Potrebbe essere probabilmente il Sudamerica il prossimo approdo di Reale Mutua, la compagnia di assicurazione di Torino guidata da Luigi Lana. Anche se, in alternativa, potrebbe esserci lo sbarco in un Paese dell’Est Europa. Strategie che verranno definite nei prossimi mesi ma quel che è certo è che il gruppo assicurativo, prima mutua italiana nel settore delle polizze, è intenzionato a diventare una multinazionale ed è in cerca di un terzo mercato su cui sbarcare. «Nel 2014 arriveranno i primi risultati dei progetti strategici avviati che prevedono tra l’altro ingenti investimenti in tecnologia per posizionare la compagnia ai vertici del mercato, oltre che per prepararci a essere una multinazionale», spiega Lana. «Oggi il gruppo ha due terzi di attività in Italia e un terzo arriva dalla Spagna.
C’è quindi bisogno di un terzo mercato su cui diversificare la crescita anche alla luce delle valutazione delle agenzie di rating». Sui progetti di riorganizzazione e ammodernamento la compagnia è stata pronta a stanziare investimenti di 70 milioni per i prossimi tre anni mentre sulla crescita estera Reale Mutua potrebbe investire qualche centinaio di milioni. «Sull’Italia non vediamo ampi spazi di crescita e sulla Spagna potremmo approfittare di qualche occasione per consolidare la nostra posizione che ci vede oggi al tredicesimo posto nel mercato Danni del Paese iberico, ma non prevediamo grandi investimenti», aggiunge il direttore generale. «Siamo invece pronti a un terzo sbocco e potremmo guardare al Sudamerica utilizzando la nostra presenza spagnola come ponte o all’Est Europa, grazie anche ai nostri rapporti con l’associazione europea delle mutue, Amicie».
Scelte che saranno prese presumibilmente l’anno prossimo per poi procedere con l’operazione il successivo. Del resto la società, che lo scorso 30 novembre ha riunito in assemblea i suoi soci assicurati, oltre 1,4 milioni, ha fieno in cascina da utilizzare per le acquisizioni. Il suo indice di solvibilità, come riconosciuto anche dall’agenzia internazionale di rating Fitch, continua a essere uno dei più alti d’Europa. Per fine 2013 si attende un valore del 217% e per l’anno prossimo si prevede un rafforzamento ulteriore al 221%. L’anno in corso dovrebbe poi chiudersi con un utile consolidato di 65,5 milioni e un risultato civilistico di 61,8 milioni, mentre il combined ratio è in miglioramento di 8 punti percentuali, e dovrebbe chiudere l’anno in corso al 96,5%. Per l’anno prossimo si prevede invece un utile di gruppo di 51,7 milioni. «Stime prudenziali, che in qualche modo tengono anche conto della volontà della società di aumentare i benefici di mutualità a favore dei soci», spiega Lana. Si tratta in particolare degli sconti sulle polizze che vengono riconosciuti ai soci assicurati, che funzionano un po’ come i dividendi per i soci delle spa. Per il 2014 sono stati deliberati in particolare benefici di mutualità per 11 milioni, divisi in maniera uniforme tra Danni e Vita e per la prima volta sono stati riconosciuti sconti, di un milione ciascuno, anche ai clienti di Italiana assicurazioni e della spagnola Reale Seguros, nonostante siano le società per azioni del gruppo». (riproduzione riservata)