Dai 310 euro l’anno per i periti industriali ai 575 per i commercialisti. È il costo medio di una polizza per un professionista che fattura fino a 50 mila euro, sceglie un massimale di 250 mila e una franchigia di mille euro. A calcolare le tariffe per le principali categorie professionali è stata la piattaforma online Comparameglio.it, specializzata nei prodotti assicurativi e finanziari, che ha messo a punto anche delle linee guida per la scelta della polizza su misura. Secondo l’osservatorio, che ha scattato la fotografia della situazione a tre mesi dall’entrata in vigore del dpr 137/2012, l’offerta assicurativa risulta ancora «poco sviluppata» e sarebbero molti i professionisti «in ritardo che spesso non hanno ancora le idee chiare su come scegliere la polizza più adatta a loro». La fascia di professionisti che stanno maggiormente aprendo polizze per la copertura Rc professionale, secondo l’osservatorio, «è quella che fattura fino a 50 mila euro l’anno: in particolare tra gli avvocati, circa il 70% degli utenti che accendono un nuovo contratto appartiene a questa fascia di reddito, contro il 50% dei commercialisti». In generale, inoltre, «i professionisti cercano massimali consistenti ma non stratosferici, compresi tra 250 mila e 500 mila euro». Ma entriamo nel dettaglio.
Architetti. Per gli architetti si parte da una tariffa pari a 465 euro, per un fatturato fino a 50 mila euro, un massimale di 250 mila euro e una franchigia pari a 2.500 euro. A parità di fatturato e franchigia, se si aumenta il massimale a 500 mila euro la tariffa sale a 660 euro l’anno. Il costo massimo, calcolato da Comparameglio.it risulta pari a 1.840 euro, per un fatturato fino a 200 mila euro, un massimale di un milione e una franchigia di 2.500 euro. Nel dettaglio, specifica il documento di Comparameglio.it, «la polizza copre tutte le attività per le quali un architetto iscritto all’albo può emettere fattura, oltre ovviamente ai danni causati in fase di progettazione, durante la direzione del lavoro o provocati a terzi per morte». L’assicurazione inoltre comprende la copertura per la lesione o distruzione di opere progettate, per i danni causati dalla rovina di quest’ultime e per errori inerenti alla sicurezza e all’interpretazione dei vincoli urbanistici. «È consigliabile, infine, acquistare un polizza con la garanzia postuma decennale che tutela i familiari e gli eredi dell’assicurato in caso di decesso».
Consulenti del lavoro. La tariffa di base, per i consulenti del lavoro, è pari a 410 euro, per un fatturato fino a 50 mila euro, un massimale di 250 mila euro e una franchigia di 1.000 euro. Aumentando il massimale a 500 mila euro, a parità di fatturato e franchigia, la tariffa sale a 615 euro, fino a un massimo di 970 euro per un fatturato fino a 100 mila euro, un massimale di 500 mila euro e una franchigia di mille euro. «Per il consulente del lavoro», è scritto nel documento, «è sempre consigliabile optare per una polizza comprendente anche l’estensione della responsabilità all’opera di collaboratori, tirocinanti e dipendenti. Il professionista può essere inoltre chiamato in causa anche una volta interrotta l’attività. Per questo motivo è utile inserire un’ulteriore garanzia postuma, idonea a tutelare il consulente una volta cessata la libera professione».
Geometri. I geometri, invece, secondo i calcoli della piattaforma, hanno una tariffa base di 515 euro, per un fatturato fino a 50 mila euro, un massimale di 500 mila euro e una franchigia di 2.500 euro. La tariffa massima è pari a 1.025 euro, per un giro d’affari fino a 100 mila euro e un massimale di un milione di euro. L’assicurazione professionale geometri garantisce una copertura per i danni subiti dalle opere progettate e dirette e causati dalla loro rovina totale o parziale; cagionati a terzi per morte, lesioni e distruzione e deterioramento di opere progettate e dirette; arrecati ai clienti legati alla progettazione, alla direzione dei lavori, alla sicurezza e all’interpretazione dei vincoli urbanistici; causati da inquinamento e contaminazione accidentale dell’acqua, dell’aria o del suolo provocati da sostanze di qualunque natura emesse o fuoriuscite a seguito di rottura di tubazioni, impianti, cisterne e serbatoi preesistenti, verificatasi durante l’esecuzione dei lavori in conseguenza ad errore di progettazione o di direzione dei lavori; derivanti da interruzioni o sospensioni parziali o totali, di attività imprenditoriali, professionali e di lavoro autonomo. Sono incluse, inoltre, tutte le attività per le quali un geometra iscritto all’albo può emettere fattura e tutte le sanzioni di natura fiscale che vengono imposte ai clienti dell’assicurato per errori da lui commessi. Esattamente come per gli architetti, infine, «è consigliabile acquistare un polizza con la garanzia postuma decennale che tuteli i familiari e gli eredi dell’assicurato in caso di decesso».
Ingegneri. La tariffa base per gli ingegneri è di 490 euro, per un fatturato fino a 50 mila euro, un massimale di 250 mila euro e una franchigia di 2.500 euro. Aumentando il massimale a 500 mila euro, a parità di condizioni, la tariffa sale a 695 euro. Si arriva infine a un massimo di 2.070 euro per un fatturato fino a 200 mila euro e un massimale da un milione di euro.
Come scegliere la polizza. Secondo la piattaforma, nello scegliere la polizza più adatta ogni professionista deve valutare: massimale e fatturato; copertura dei danni, verificando quali tipi di danno sono compresi nella garanzia. «Di base sono quelli fisici e materiali, quindi lesioni a persone o cose di terzi, mentre sono generalmente escluse le perdite patrimoniali, che invece sono spesso presenti tra le richieste di risarcimento trasmesse dai clienti. Si tratta per esempio di danni economici immateriali, come la perdita di affari nel caso in cui un’impresa sia costretta al fermo dell’attività a causa di un errore commesso dal professionista». Spesso inoltre le polizze disponibili sono di tipo claims made, e prevedono che «siano risarcite solo le richieste danni denunciate alla compagnia durante il periodo di validità del contratto».
© Riproduzione riservata