Da fonti governative arriva la conferma, il super acconto Ires (e Irap) che il governo intende chiedere alle banche e in misura più ridotta anche alle imprese per coprire il mancato gettito della seconda rata Imu sulle abitazioni principali, sarà volontario e quindi facoltativo.
Quest’ultima è proprio l’unica norma che convincerebbe le banche ad allargare i cordoni della borsa, a patto però che possano mettere a bilancio le quote rivalutate entro fine 2013, migliorando subito i ratio patrimoniali in vista dei prossimi stress test di Bce ed Eba, alla base dei quali ci sarà la situazione contabile degli istituti al 31 dicembre 2013. Senza la rivalutazione delle quote qualsiasi aumento delle uscite fiscali, anche se sotto forma di anticipo, e a prescindere dalla volontarietà o meno dell’esborso, finirebbe solo per peggiorare i ratio.
Il governo in questo momento ha però altri problemi, con la scissione dentro il Pdl che potrebbe concretizzarsi il prossimo sabato, durante il Consiglio nazionale convocato da Silvio Berlusconi. Così anche in commissione Bilancio del Senato, dove ieri si è cominciato a discutere della legge di Stabilità, il confronto vero è appena iniziato e per ora tutti avanzano solo emendamenti di bandiera, dalla vendita delle spiagge alla no tax area. Da giovedì, invece, si comincerà a fare sul serio. (riproduzione riservata)