di Andrea Di Biase 

Leonardo Del Vecchio, valuterà in futuro se aumentare la presenza nell’azionariato diGenerali, società di cui oggi possiede circa il 3% del capitale attraverso la holding lussemburghese Delfin. «Aspettiamo di vedere come vanno le cose, come va l’Italia e come va Generali e poi dopo ci penseremo», ha affermato ieri il patron diLuxottica prima di entrare alla riunione del consiglio di amministrazione della multinazionale degli occhiali. «Bisogna pensarci su», ha sottolineato Del Vecchio, alludendo a un suo possibile interesse per parte della quota del 3% del Leone cheMediobanca dovrebbe mettere in vendita per scendere al 10% come previsto dal nuovo piano strategico. «Non sono cose che si decidono così velocemente», ha evidenziato l’imprenditore di Agordo, «Se dovessi rispondere oggi, direi di no, poi vedremo.

 

Valutarlo? Perché no». Mediobanca non sarà comunque l’unico azionista del Leone ad alleggerire la propria partecipazione.

 

Entro il 2015, anche il Fondo strategico italiano, cui è stata conferito il 4% del Leone della Banca d’Italia, deve procedere alla dismissione del pacchetto.

Del Vecchio, che attualmente è il primo socio privato delle Generali, dopo Mediobanca che ha il 13,2%, ha espresso soddisfazione per il nuovo corso della compagnia sotto la guida di Mario Greco. «Credo che tutti siamo contenti. Generali sta andando meglio, sta andando come una società dovrebbe andare». Il presidente di Luxottica non si è invece sbilanciato su chi dovrà prendere il posto di Vincent Bolloré, dimessosi nelle settimane scorse, alla vicepresidenza del Leone. «Sul vicepresidente», ha osservato del Del Vecchio, che nel 2011 aveva lasciato il board in polemica con i vertici del tempo, «sarà il cda che deciderà. Io non ho nessuna intenzione di fare nomi. Oggi in quel cda può entrare chiunque, basta che sia una persona solida». (riproduzione riservata)