Il governo è pronto ad aggiustare il tiro sulla tassazione delle polizze Vita dopo la stretta che si era resa necessaria a settembre scorso per reperire le risorse per cancellare l’Imu nel 2013. La penalizzazione resta, ma sarà decisamente più leggera rispetto a quanto era stato previsto dal governo nel testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il mese scorso, e soprattutto vengono tenute fuori le polizze per la copertura del rischio di non autosufficienza, tecnicamente definite long term care, che manterranno invariati gli incentivi.
Nell’emendamento presentato dai relatori al decreto legge sull’Imu, Rocco Palese (Pdl) e Marco Causi (Pd), è stato confermato in particolare il taglio degli incentivi per il 2013: tutte le polizze Vita sottoscritte prima del 2000 che godevano di una detrazione ai fini Irpef del 19%, con un tetto massimo di 1,291,14 euro, vedranno la soglia dimezzata a 630 euro.
Per l’anno prossimo, però, la penalizzazione sarà nettamente inferiore rispetto a quanto previsto a settembre: il testo pubblicato in Gazzetta aveva ridotto il tetto della detraibilità a 230 euro.
Nell’emendamento dei relatori la soglia è stata di nuovo innalzata a 530 euro e come detto sono state tenute separate le polizze long term care, che continueranno a godere del tetto dei 1.291,14 euro. Una revisione, quest’ultima, che è parsa indispensabile per evitare che il governo di Enrico Letta si trovasse a penalizzare prodotti destinati a svolgere sempre di più un ruolo sociale. Con la sanità pubblica costretta a nuovi tagli di spesa, le polizze per la copertura del rischio di non autosufficienza potranno infatti sostenere economicamente le famiglie alle prese con l’invecchiamento crescente della popolazione. (riproduzione riservata)