La popolazione degli studi professionali sceglie sempre più il Servizio sanitario nazionale. È una delle sorprese che emerge dall’analisi delle prestazioni sanitarie erogate da Cadiprof tra gennaio e agosto 2013, come rilevato dal Centro studi della Cassa nell’ultimo report del 16 settembre scorso.
Più pubblico, meno privato.
Secondo le statistiche elaborate dalla Cassa nei primi otto mesi dell’anno, si assiste per la prima volta a una sensibile riduzione delle prestazioni legate all’alta specializzazione extra ricovero e delle visite specialistiche eseguite in regime privato. Tra gennaio e agosto 2013 le richieste di rimborso relative all’alta specializzazione sono diminuite di 1.237 unità, rispetto allo stesso periodo del 2012. In calo anche le visite specialistiche che registrano una netta flessione della domanda (-1.329 richieste rispetto a gennaio-agosto 2012). Parallelamente, aumentano le richieste di rimborso per le prestazioni effettuate nelle strutture del Ssn. Nei primi otto mesi del 2013, i ticket per accertamenti diagnostici hanno coinvolto oltre 30 mila iscritti, segnando un balzo di quasi 10 mila prestazioni rimborsate, pari a +48,2% rispetto allo stesso periodo del 2012.
«La riduzione del rimborso all’80% del ticket sanitario ha determinato una contrazione da 39,23 a 34,19 euro del valore medio di rimborso. Tuttavia, stiamo assistendo a una significativa migrazione dei nostri associati verso le prestazioni erogate del Servizio sanitario nazionale», commenta il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella. «È il risultato delle modifiche introdotte dalla Cassa lo scorso marzo per riequilibrare gli andamenti assicurativi e riportarli a valori di sostenibilità a medio termine.
Il dato sulla riduzione del ricorso al privato è ancor più rilevante se consideriamo il costante aumento degli iscritti alla nostra Cassa».
Le adesioni a Cadiprof hanno oltrepassato l’asticella dei 300 mila iscritti a gennaio e alla fine di agosto erano salite ancora, a quota 319 mila. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi aumentano pure gli studi professionali iscritti alla Cassa. In otto anni di attività della Cassa, le adesioni degli studi sono praticamente raddoppiate passando da 45 mila unità del 2006 a oltre 94 mila.