Si entra nelle settimane decisive per il futuro di Carige. A meno di 15 giorni dall’assemblea straordinaria del 30 settembre chiamata a rinnovare il cda dell’istituto ligure e a mettere fine al regno (25 anni) di Giovanni Berneschi, in città ci si sta interrogando anche sull’opportunità di modificare la composizione del consiglio d’amministrazione della Fondazione, che controlla la banca con il 47% del capitale.
Ieri, intanto, il cda dell’istituto ligure ha avviato la disamina delle risposte da fornire alla Banca d’Italia in seguito all’ispezione e alle criticità evidenziate dagli ispettori di via Nazionale. È stato fatto un esame a 360 gradi delle valutazioni arrivate dall’ente di vigilanza e la settimana prossima – la data del nuovo cda non è stata ancora fissata – ci sarà la riunione decisiva sulle controdeduzioni da inviare a Roma.
Passaggio, quest’ultimo, che si concretizzerà entro fine mese.
Sempre ieri, la Procura di Milano ha trasmesso a quella di Genova la relazione dell’Ivass su Carige Assicurazioni. La Vigilanza aveva inviato nelle scorse settimane ai pm milanesi, in particolare a Mauro Clerici, una relazione su alcuni rilievi fatti alla compagnia. Questa documentazione è stata girata ai magistrati genovesi (Nicola Piacente) per farla rientrare nel più ampio fascicolo sulla banca. I principali rilievi mossi dall’Ivass riguardano aspetti di patrimonializzazione e riserve (che però CarigeAssicurazioni avrebbe provveduto a risolvere), questioni in merito allo svolgimento di alcune procedure interne (la stessa società avrebbe denunciato alcuni dipendenti, tanto che a Milano ci sarebbe aperto un fascicolo per truffa) e, infine, rilievi su comunicazioni che le compagnie devono fare alla stessa Ivass. Proprio su quest’ultimo punto si potrebbe profilare una contestazione di ostacolo all’autorità di vigilanza. Ora toccherà ai pm genovesi valutare la relazione dell’Istituto di vigilanza. (riproduzione riservata)