Conti lievemente al di sotto del consenso per Generali, nel primo semestre, con un utile netto di 1,081 mld euro (+28,4%), un risultato operativo di 2,378 mld (+5,3%) e un indice Solvency I al 139%. Il gruppo ha inoltre ridotto di 500 mln il debito, a 12,7 mld.
Nel Danni, l’operating profit a 909 mln è stato migliore del consenso a 890 mln, mentre nel Vita il dato (a 1,5 mld) è stato dell’8% inferiore. A livello di gruppo, l’operating profit a 2,378 mld è stato in linea con le attese, così come l’utile netto a 1,08 mld.
L’a.d., Mario Greco, ha parlato di un «ottimo semestre» e della «miglior performance semestrale degli ultimi 5 anni. Siamo ben posizionati per raggiungere i target al 2015. Abbiamo rafforzato la nostra posizione patrimoniale, raggiungendo più della metà del target di cessioni di asset non core per 4 mld euro, in meno di un anno».
«Il nostro percorso», ha aggiunto Greco, «è appena iniziato, ma i numeri che presentiamo dimostrano che stiamo percorrendo questa strada». Greco si è detto fiducioso sulla seconda parte dell’anno; per il 2013, «prevediamo un risultato operativo migliore dello scorso anno». Fiducia anche nella politica della cedola: «È un po’ presto per parlare del dividendo», ma rimaniamo fiduciosi di poter partire con il progressivo miglioramento dei ritorni che diamo agli azionisti». Nessuna novità sul fronte delle ulteriori cessioni. «Bsi è un buon asset, ha un buon valore in un mercato oggi complicato per un asset di quel tipo. Stiamo molto attenti a ottenere la sua giusta valorizzazione».
Nonostante i buoni conti, piazza Affari ha penalizzato il titolo, che ha chiuso a 14,71 euro, -0,68%.
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