Marco Panara
D i scandali finanziari è pieno il mondo e l’Italia non è l’eccezione. Anche le caratteristiche sono in parte simili, personaggi avidi e spregiudicati, vigilanti assenti o complici. Ma le similitudini si fermano qui, perché in Italia, come mostra il caso Ligresti, c’è dell’altro. Abbiamo delle specificità, di cui non è il caso di andare orgogliosi. La prima è l’assenza di quella miscela di reattività e controllo sociale che, dove c’è, rende il capitalismo più vitale: vicende come quelle dei Ligresti screditano il paese ma prima ancora gli imprenditori, i finanzieri, nello specifico gli assicuratori, ma non c’è stata negli anni nessuna presa di distanza, nessuna forma di isolamento di fronte a comportamenti noti a tutti. La vigilanza è stata cieca, ma anche i “colleghi” di don Salvatore lo sono stati, e questo getta un’ombra su tutti. La seconda specificità è la famiglia. E’ una gran cosa, una forza della nostra società, ma all’italico “tengo famiglia” si finisce per sacrificare troppo, anche la decenza. Figli di vigilanti assunti o consulenti dei vigilati e poi i figli del vigilato stesso coinvolti e protagonisti nella vicenda. Terza specificità, la mancanza di pudore: non vanno bene le spese milionarie, le macchine e i cavalli mantenuti con i soldi di una società quotata, ma l’indice della spudoratezza sono gli abbonamenti a Sky. Sì, alla famiglia Ligresti, Fondiaria
pagava anche tre abbonamenti a Sky…