La polizza assicurativa per la responsabilità professionale diventa obbligatoria. Tra poco meno di un mese e precisamente dal 15 agosto prossimo sarà obbligatorio per tutti i professionisti dotarsi di polizza professionale per gli eventuali danni causati ai clienti.
Lungimirante la Lapet. «La polizza Rc professionale è già una consolidata realtà per i nostri associati, obbligatoria da statuto fin dal 2000», ha spiegato il presidente nazionale tributaristi Lapet, Roberto Falcone.
Pertanto, a fronte delle richieste da parte di alcune categorie professionali di una ulteriore proroga all’obbligatorietà (già rinviata di un anno), i tributaristi Lapet, forti della loro esperienza, pur ritenendo motivati i timori di chi sostiene che l’obbligatorietà possa essere un business per le compagnie di assicurazione, suggerisce una pratica soluzione. «Sarebbe bastato recepire l’obbligatorietà della polizza professionale quale norma deontologica piuttosto che aver costretto il legislatore a renderlo un vincolo di legge», ha chiarito il presidente. «Il legislatore infatti ha dovuto prendere provvedimenti proprio per colmare le carenze di intervento da parte di alcune categorie professionali».
Tale convinzione nasce dalla specifica esperienza dell’associazione che dapprima ha previsto, quale regola deontologica, che la copertura assicurativa fosse automatica all’atto dell’iscrizione e successivamente, dal 2008, tale norma è divenuta addirittura statutaria, tanto da prevedere la decadenza dalla qualifica di associato in caso di mancata copertura. Il massimo della sanzione che l’associazione possa comminare. «La nostra polizza oltre che essere automatica e gratuita all’atto dell’iscrizione, ha una copertura ad ampio raggio. Investe, solo per citarne alcune, l’attività di perito ed esperto in tributi, incluse attività di mediazione, responsabilità civile professionale, l’attività di revisore in enti privati e pubblici, responsabilità civile verso terzi per conduzione di locali adibiti ad uffici e responsabilità civile verso prestatori di lavoro. Senza considerare che i massimali garantiti raggiungono ben 1 milione di euro», ha detto Falcone. «Con questa polizza siamo riusciti a ottenere il nostro obiettivo principale, cioè quello di garantire a tutti gli iscritti un livello adeguato di copertura e di tenere indenni i clienti dei nostri professionisti da perdite patrimoniali involontariamente cagionate nell’esercizio dei doveri professionali per errori o omissioni. Qualità professionale e garanzia per l’utenza sono i principi che ci contraddistinguono da sempre. Per tutti questi motivi ritengo sia utile, piuttosto che ricorrere ad ulteriori proroghe, fare fronte comune, magari attingendo alle esperienze positive come la nostra, per il bene di tutti: dell’utenza in primis, del professionista e, in regime di leale concorrenza, anche delle stesse compagnie assicurative. Alla luce di quanto detto, attendere oltre, è alquanto pretestuoso. Etica vuole che tutti ne dispongano l’immediata applicazione».