La riforma del sistema sanzionatorio per le imprese di assicurazione prende ufficialmente il via con le nuove procedure diffuse in pubblica consultazione dall’Ivass, l’autorità di controllo del settore. Una materia in continua trasformazione che sembra avere l’obiettivo ultimo di avvicinare sempre di più le compagnie al mondo bancario, come aveva del resto fatto intendere chiaramente Salvatore Rossi, nel corso della sua prima relazione annuale alla presidenza dell’Ivass a fine giugno. L’efficacia delle sanzioni, ben 5 mila nel 2012 per un importo di oltre 50 milioni, potrebbe essere sensibilmente accresciuta «modificandone l’impostazione», aveva puntualizzato Rossi, «diversamente dal caso bancario, le sanzioni colpiscono le imprese e non le persone fisiche, sicché possono finire con l’essere considerate una mera voce di costo, da scaricare sulle tariffe». A questo, potrebbe poi aggiungersi, anche per le assicurazioni e per le polizze, un istituto simile a quello avviato con successo nel mondo bancario e finanziario con l’Arbitro Bancario Finanziario, che serve per risolvere le controversie fra clienti e società con una procedura stragiudiziale. Nel mondo delle polizze non c’è nulla di tutto ciò e per arrivare a queste modifiche servirebbe un intervento legislativo. Intanto però, la nuova autorità di vigilanza, nata dalla trasformazione dell’Isvap e finita sotto la gestione di Banca d’Italia, ha deciso, come detto, di dare avvio alla riforma almeno per gli aspetti di sua competenza, mettendo mano alle procedure interne e avvicinando l’Ivass agli standard di Via Nazionale. Tra le novità più importanti previste nel regolamento appena pubblicato c’è, per esempio, la previsione che la fase istruttoria dei procedimenti avviati dal servizio Tutela del consumatore, che rappresentano più dell’80% delle controversie complessive, sarà assegnata al servizio Sanzioni dell’Ivass. In pratica le procedure sono state snellite. «Un significativo elemento di novità è rappresentato dalla collocazione del servizio sanzioni nella fase istruttoria del procedimento e non più, come in passato, in quella decisoria», spiegano dall’Ivass nella relazione al regolamento. Non solo. È stata anche sottolineata «l’autonomia del procedimento sanzionatorio pecuniario rispetto al procedimento disciplinare riguardante intermediari assicurativi e riassicurativi». A cambiare sarà poi anche chi deciderà la multa. Un compito riservato in passato al presidente, al quale la sanzione veniva proposta proprio dal servizio Sanzioni. Le nuove regole, che potranno ricevere osservazioni fino al prossimo 9 agosto, prevedono invece che la fase decisoria sia attribuita al direttorio integrato dell’Ivass, al quale partecipa anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, oltre a Rossi, ai tre vice direttori di Via Nazionale e ai due consiglieri dell’istituto delle assicurazioni. Anche se il direttorio stesso, con una procedura attiva su proposta del servizio Sanzioni, potrà delegare la scelta a presidente o ai consiglieri. (riproduzione riservata)
L’Ivass riforma le sanzioni
di Anna Messia