Stefania Aoi
Gli italiani rinunciano sempre più di frequente alla vacanza e così cala anche il business delle assicurazioni che coprono dai rischi del viaggio. Secondo dati di Allianz Global Assistance — player del settore, un fatturato consolidato in Italia di 117 milioni nel 2012 — il comparto l’anno scorso ha perso fino a un 25 per cento del giro d’affari. I viaggiatori del Belpaese hanno un livello di copertura fra i più bassi d’Europa. È quanto si legge anche nel 13° Barometro Vacanze realizzato da Ipsos per un altro operatore come Europ Assistance, un fatturato nel nostro Paese di 312 milioni di euro nel 2012, che mette gli inglesi sul podio di coloro che si tutelano dagli imprevisti delle ferie più di ogni altro europeo. Mentre italiani e spagnoli si piazzano ultimi in graduatoria. Risparmiamo sull’assicurazione per proteggere la casa rimasta incustodita, sulla salute, propria e dei familiari rimasti in città. Sono queste le polizze più diffuse nel Vecchio Continente. Contro questo tipi di rischi si tutelano in media più di sei viaggiatori europei su dieci. Mentre neanche sei su dieci si assicurano invece contro un guasto al veicolo o contro un incidente. Poco più di cinque su dieci contro la perdita di effetti personali. In tutti questi campi l’italiano è al di sotto della media. «Siamo restii ad assicurarci contro i rischi di un viaggio ancor di più in questo periodo di difficoltà» spiega Paola Corna Pellegrini, Ceo
di Allianz Global Assistance Italia. «I nostri risultati sono buoni, ma la crisi generalizzata del settore del turismo fa sì che ancora pochi viaggiatori si assicurino» racconta l’amministratore delegato. L’italiano si muove sempre meno. Tra il 2008 e il 2010 — secondo dati Eurostat — aveva già ridotto di un quinto le proprie vacanze, privilegiando le destinazioni nazionali. Un calo che è proseguito nel 2012: i viaggi con pernottamento effettuati in Italia e all’estero dai residenti sono stati 78 milioni e 703 mila con una riduzione del 5,7 per cento rispetto all’anno precedente (dati Istat). Non migliori sembrano i pronostici per il 2013. Il Barometro Ipsos, che ha analizzato i programmi e le preoccupazioni degli europei per quest’estate, mostra una flessione nelle intenzioni di viaggio dei connazionali. Anzi, l’indagine — che ha preso a campione oltre 4mila persone di diversi paesi (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) — mette in evidenza come in generale la crisi abbia modificato i comportamenti dei viaggiatori un po’ in tutto il Vecchio Continente. Se nel 2011 sette europei su dieci erano pronti a partire almeno una volta durante l’estate, negli ultimi due anni sono decisi ad andare in vacanza poco più della metà degli intervistati. I Paesi dove questa tendenza è più evidente sono quelli del sud Europa: in Italia il 53 per cento degli intervistati, 10 punti percentuali in meno rispetto al 2012 e 25 punti in meno rispetto al 2011. Nel nostro Paese chi decide di partire mantiene comunque invariato, rispetto all’anno scorso, il budget per le vacanze estive. Contrariamente a ciò che accade negli altri Paesi, dove la tendenza al risparmio è più accentuata: gli spagnoli per esempio destineranno 256 euro in meno rispetto al 2012, seguiti dai tedeschi che ne risparmieranno 129. I Paesi dove chi parte mantiene una certa stabilità di spesa sono la Francia che destinerà 28 euro in più per un totale medio di spesa di 2.140 euro e l’Italia dove si spenderanno 1.761 euro, registrando un aumento di 4 euro rispetto all’anno precedente. In Belgio e in Austria si spenderà molto di più. Non solo si viaggia meno, ma si va sempre meno lontano. «Le polizze che hanno perso maggiori quote di mercato — racconta il ceo di Allianz Global Assistance — sono quelle dei viaggi a lungo raggio, soprattutto verso gli Stati Uniti, disertati in favore di mete più vicine come l’Europa. Di contro è cresciuto il numero di polizze per viaggi di due settimane o i week-end lunghi». Secondo il Barometro Ipsos-Europ Assistance, cambia anche il modo di acquistare. Si utilizza molto più spesso Internet e aumenta il numero dei turisti fai da te. Sette intervistati su 10 organizzano il viaggio in maniera autonoma, comprando i vari servizi in modo separato, mentre nemmeno tre su dieci optano per pacchetti “all inclusive”. Da Allianz spiegano poi che «solo il 28 per cento di coloro che comprano in agenzia un viaggio acquista anche la polizza assicurativa ». Il mare è tra le mete preferite da quasi due terzi del campione della ricerca Ipsos (il 64 per cento in aumento del 2 rispetto al 2012). Inoltre otto europei su dieci sono intenzionati a trascorrere le vacanze estive in Europa. «Sul fronte dell’assistenza stradale — spiegano da Allianz — l’estate è il periodo con maggiore concentrazione di interventi perché le persone usano l’auto per spostarsi e raggiungere i luoghi di vacanza. Tuttavia è attesa una diminuzione del traffico durante l’estate, già nel primo trimestre 2013 si è registrata una flessione del 23 per cento rispetto all’anno precedente. L’auto è penalizzata dal caro carburante e da una minore capacità di spesa delle famiglie». Secondo le rilevazioni di Eurostat gli italiani hanno ridotto le loro vacanze di un quinto già tra il 2008 e il 2010 privilegiando poi le destinazioni nazionali Nel 2013 gli spagnoli abbasseranno il budget per le loro vacanze di 256 euro; i tedeschi di 129 euro