L’entrata in vigore della tassa sulle transazioni finanziarie, voluta da 11 paesi membri dell’Ue, sarà rimandata di almeno sei mesi, poiché i governi interessati non hanno raggiunto un accordo su alcuni aspetti chiave della nuova imposta.
Secondo la Commissione europea, la tassa sulle transazioni finanziarie «potrebbe entrare in vigore dalla metà del 2014», nel caso in cui «si trovasse un accordo finale entro la fine del 2013».
Originariamente, l’imposta sarebbe dovuta entrare in vigore dall’1 gennaio 2014. Francia, Germania e altri 9 paesi Ue stanno portando avanti una proposta per introdurre una tassa sugli scambi di azioni, bond e derivati, dopo che le discussioni per l’introduzione di una più vasta imposta a livello dell’Unione europea non hanno condotto al alcun risultato lo scorso anno.