Un altro record. Per il sistema bancario italiano il fardello dei crediti in sofferenza si fa sempre più pesante. Lo dice ancora una volta l’Abi nel consueto Bollettino sulla situazione degli istituti associati. Ad aprile lo stock lordo di sofferenze ha raggiunto la ragguardevole quota di 133 miliardi di euro, in aumento di 3 miliardi sul mese precedente e di 24,3 miliardi rispetto ad aprile 2012 (+22,3%).
Brutte notizie anche dal fronte dei prestiti alle imprese, il cui calo è proseguito pure nel mese di aprile, con una variazione annua negativa del 3,7%, contro il -2,8% del mese precedente. Nel dettaglio, fa sapere l’associazione guidata da Antonio Patuelli, i finanziamenti concessi a famiglie e società non finanziarie hanno registrato a fine maggio una frenata del 3,1%, stesso valore di aprile. Per quanto riguarda i mutui, invece, Palazzo Altieri segnala una variazione annua negativa dello 0,8%, stesso valore del mese precedente. Accelera, al contrario, la raccolta, che registra un aumento annuo dell’1,6% (da +1,2% di fine aprile 2013). Più in particolare, la raccolta bancaria da clientela residente è risultata pari a 1.745,1 miliardi di euro. Nel corso dell’ultimo anno lo stock della raccolta è aumentata di quasi 27 miliardi. Passando ai tassi di interesse applicati sui mutui per l’acquisto di un’abitazione, a maggio si sono attestati al 3,6%, in lieve calo su aprile (3,7%). Si è ridotto di poco anche il tasso applicato ai prestiti a famiglie e società non finanziarie (dal 3,78 al 3,75%). (riproduzione riservata)