Le compagnie di assicurazione rimettono mano al Fondo di solidarietà di categoria. Il primo avviato in esecuzione della legge Fornero, che potrà essere utilizzato per prepensionamenti (al massimo a cinque anni dalla pensione), riduzione delle ore lavorate o per riqualificazione del personale.
Anche se per diventare operativo il Fondo in questione dovrà ora attendere l’emanazione di un apposito decreto interministeriale, a firma del ministero dell’Economia e di quello del Lavoro, che dovranno dare il consenso a una novità non trascurabile: il precedente fondo, che riguardava le sole assicurazioni, prevedeva un’aliquota contributiva dello 0,5%, scesa allo 0,3%. Finora, come detto, non è però mai stato utilizzato e le parti in causa hanno di conseguenza deciso di ridurre l’impegno. Ma in ogni caso il taglio dovrà ricevere anche il disco verde dei due ministeri coinvolti. Intanto, chiusa questa partita, per l’Ania presieduta da Aldo Minucci se ne apre subito un’altra, che dovrà chiudersi in tempi rapidi. Da definire, entro il 30 giugno, c’è il rinnovo del contratto nazionale di categoria. Una trattativa difficile che l’anno scorso si era arenata su una decisione salomonica: rinnovare il contratto di settore per un anno e avviare allo stesso tempo due commissioni paritetiche (composte ognuna da cinque membri del sindacato e da cinque rappresentanti delle imprese) per discutere degli argomenti più spinosi: gli ammortizzatori sociali da una parte e soprattutto la questione flessibilità dall’altra (come il lavoro di venerdì pomeriggio). Finora quelle commissioni non hanno prodotto molti risultati e da qui a fine giugno bisognerà quindi lavorare intensamente. Ieri l’Ania ha fatto dichiarazioni ottimistiche. L’accordo per il Fondo di solidarietà è la dimostrazione di come sia «ripreso in modo costruttivo il dialogo sociale tra imprese e sindacato ed è auspicabile che ciò possa essere utile anche in vista del confronto per il rinnovo del contratto». (riproduzione riservata)