Domanda. Daniele Virgillito, presidente dell’Unione di Catania, da dove nasce l’idea di trattare il tema degli strumenti a tutela del patrimonio dei professionisti?
Risposta. Lavorare nella governance delle società espone i professionisti a rischi illimitati, mi riferisco ad incarichi nei collegi sindacali o nei consigli di amministrazione, il convegno ha lo scopo di informare i colleghi commercialisti dell’esistenza di strumenti giuridici idonei alla tutela del proprio patrimonio poiché, anche se le polizze assicurative rappresentano una interessante forma di cautela, come verrà analizzato nel corso del convegno, esistono istituti utilizzabili a difesa del patrimonio del professionista, ancora poco diffusi in Italia, come ad esempio il fondo patrimoniale, il trust, gli atti di destinazione ed il contratto fiduciario, che possono aiutare nella copertura dei rischi.
D. Crede che questo argomento interessi professionisti appartenenti ad altre categorie?
R. Si tratta di un argomento attualissimo che, in un momento di grossa difficoltà come l’odierno, coinvolge tanto diverse categorie di liberi professionisti quanto gli imprenditori e le loro imprese. Nel corso dell’incontro approfondiremo gli effetti di questi istituti attraverso una visuale trasversale, analizzando come gli strumenti di tutela del patrimonio possano, ad esempio, favorire anche i passaggi generazionali nelle imprese.
D. Ci delinea un breve profilo dell’Unione che rappresenta, dell’attività svolta e delle prospettive future?
R. Meno di tre anni fa l’Unione di Catania ha ospitato il Convegno nazionale; oggi si prepara al convegno regionale con un tema che ritengo, alla luce della crisi sociale ed economica, di assoluta rilevanza sindacale. Continueremo in questa direzione sviluppando nei prossimi incontri temi con un taglio fortemente pragmatico e contenuti posti a servizio principalmente dei giovani colleghi. Cercheremo, pur mantenendo salda la nostra identità associativa, di consolidare il rapporto con altri organismi di categoria e associazioni promuovendo un maggior coordinamento nella logica del network.
D. Può fare un quadro sintetico della realtà locale?
R. Le difficoltà economiche contingenti pesano sulle possibilità di successo dei giovani professionisti, ma è anche vero che nei momenti di crisi si rompono gli schemi consolidati e si crea spazio per nuovi player. Oggi le esigenze delle imprese cambiano continuamente ed i professionisti devono intercettare questi mutamenti offrendo servizi «innovativi», rivolgendo, a mio giudizio, maggiore attenzione agli aspetti di finanza aziendale, di organizzazione, di marketing oltre che fiscali.