Luca Palmieri
L a crisi incide pesantemente anche sul settore delle assicurazioni per auto. Se da un lato la difficile situazione economica ha portato ad una riduzione dell’8 per cento delle richieste per garanzie accessorie (furto ed incendio tra le altre), dall’altro ha però prodotto anche un vantaggio non indifferente per gli assicurati, il calo delle tariffe. La tariffa media per le automobili è infatti scesa del 4,9 per cento, passando da 735 a 698 euro secondo i dati dell’Osservatorio Auto di Aiba, l’Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, realizzato in collaborazione con Iama Consulting, società di consulenza specializzata nel mercato assicurativo. Praticamente la stessa percentuale, 4,5%, è stata registrata da un’analoga indagine condotta da Ania, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici: il calo qui è stato registrato nel periodo da settembre 2012 a marzo 2013 con una riduzione da 560 a 535 euro. La riduzione delle tariffe, secondo Aiba, è stata causata da alcuni motivi principali, il calo nella frequenza dei sinistri (— 13,4%), quello dei costi degli stessi e di quelli legati alla microinvalidità (—3%). Interessante è anche notare come la diminuzione dei costi sia un fenomeno nazionale, con i numeri più importanti a Trento, dove le tariffe sono calate del 9 per cento. «Il calo delle tariffe Rc Auto per gli autoveicoli e la ritrovata redditività del comparto è un segnale importante che va sottolineato
— afferma il presidente dell’Aiba, Francesco G. Paparella. — ma le coperture assicurative auto continuano a essere le più care d’Europa. Il mercato è caratterizzato dall’assenza di innovazione nei prodotti e dalla scarsa flessibilità dell’offerta. Nonostante i molteplici interventi normativi il fenomeno delle frodi non accenna a diminuire e i risarcimenti per i sinistri con lesioni di modesta entità, seppure in calo, si mantengono su valori elevati». A ridurre i numeri delle assicurazioni è ovviamente, e inevitabilmente, la crisi del mercato dell’auto, che ha visto nel 2012 un calo del venti per cento delle immatricolazioni. Ma, nonostante la lieve contrazione nel valore dei premi, la redditività dell’Rc Auto cresce, visto che il combined ratio (rapporto tra oneri dei sinistri e premi) risulta infatti del 99%, inferiore alla soglia critica del 100% e in netto progresso rispetto al 103% di fine 2011. Gli automobilisti che ben si comportano sulle strade devono fare altrettanto anche nella scelta dell’assicurazione: a Roma per esempio il virtuosismo, abbinato ad un attento confronto tra le varie offerte, può portare ad un risparmio di ben 584 euro. Se gli automobilisti virtuosi hanno beneficiato di una riduzione media dei prezzi di listino del 6,4% (589 euro), chi ha causato un incidente ha invece subito un rincaro del 4,5% (1.106 euro). La diminuzione della tariffa media a 698 euro (— 4,9%) è imputabile agli interventi di alcune importanti compagnie tradizionali, che nel secondo semestre hanno premiato i clienti più appetibili. A Bologna, Firenze, Milano e Trento le riduzioni sono state superiori alla media di mercato, a differenza di Napoli e Torino dove il calo è stato inferiore. Rispetto agli anni precedenti è aumentata la frequenza dei cambiamenti tariffari: l’80% delle compagnie ha ritoccato le tariffe ogni tre mesi. Tra i dati salienti del 2012 emerge come il vantaggio delle compagnie dirette, telefoniche e via Internet, si sia ulteriormente ridotto: l’incremento medio dei premi applicati (+0,8%, tariffa media a 615 euro) è stato contrastato dalle politiche più aggressive applicate dalle compagnie tradizionali (—5,2%, tariffa media a 706 euro) che nel secondo semestre hanno abbassato le tariffe per i clienti migliori, grazie all’andamento dei conti tecnici. Resta invece una certa criticità nel Sud Italia, dal momento che più del 60% dei sinistri causati da veicoli non assicurati riguardano proprio quest’area geografica, con un incremento quasi doppio di quello registrato nel Centro Nord. Le cosiddette tariffe Unisex, che hanno eliminato ogni distinzione dovuta al sesso al momento della stipula, non hanno invece prodotto grandi impatti tariffari e nella maggioranza dei casi la politica è stata quella di bilanciare i premi tra uomini e donne. La previsione per l’anno in corso è quello di un numero di immatricolazioni simile al 2012. Si prevede una ulteriore contrazione della raccolta Rc Auto e una maggiore tensione sul prezzo e politiche di prezzo più aggressive sui target più appetibili di clientela, mentre è destinata a crescere la competizione tra i canali distributivi, con l’ingresso sul mercato di nuovi operatori bancari. Prevista anche una crescita, a causa delle nuove normative, della mobilità degli assicurati mentre le leggi anti frode permetteranno un’ulteriore riduzione dei costi medi dei sinistri. La riduzione delle tariffe, secondo Aiba, è stata causata da alcuni motivi principali, il calo nella frequenza dei sinistri (-13,4%), quello dei costi degli stessi e di quelli legati alla microinvalidità (-3%)