Esenzione dalla Tobin tax con modelli semplificati. Nei moduli va indicato, però, il contratto che lega gli esclusi ai mercati finanziari. La commissione nazionale società e borsa (Consob) ha pubblicato una delibera con la quale vengono resi noti i modelli da inviare per ottenere l’esenzione dal pagamento dell’imposta. Nello specifico la delibera è la n. 18494 del 13 marzo 2013. I soggetti coinvolti sono solo una parte degli intermediari finanziari, i market maker (banche, sim che hanno l’obiettivo di garantire sui mercati che si possa liquidare uno specifico strumento finanziario, assicurano che ci sia sempre un compratore se si intende vendere o un venditore se si intende comprare). Altre categorie sono invece esentate per legge senza necessità di alcuna comunicazione. Grazie al loro ruolo, i market maker conservano una serie di vantaggi rispetto ad altri operatori. La legge istitutiva della Tobin Tax, la n. 228 del 24 dicembre 2012 (legge stabilità 2013), ha escluso fra i soggetti passivi questa categoria di contribuenti a seguito però di una specifica istanza. I market maker per ottenere l’esclusione devono compilare uno specifico modello scaricabile sul sito web della Consob. Il modulo va poi inviato per posta elettronica certificata alla Divisione mercati ufficio post trading presso l’Autorità di vigilanza. In alternativa potrà essere usato il mezzo più tradizionale della raccomandata. In questo secondo caso il contenuto della raccomandata andrà anticipato all’autorità sempre per mail. Il modulo avrà la veste giuridica dell’istanza, l’invio del modello avvierà quindi il procedimento amministrativo per l’esenzione. Quanto al contenuto del modello la compilazione dovrebbe essere semplificata. Oltre ai dati identificativi dovrà essere precisato il contratto che lega l’intermediario finanziario al mercato.
Il documento deve avere per oggetto lo svolgimento dell’attività di market making. L’Autorità tiene comunque a precisare che l’istanza in oggetto non va confusa con altre, per esempio quella legata all’esenzione dalla vendite allo scoperto. I market maker sono stati esclusi con l’obiettivo di garantire la continuità funzionale dei mercati grazie alla loro liquidità. Non si tratta di una figura marginale, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, sui mercati finanziari un’operazione su due ha come controparte un market maker, sui derivati si arriva a una su due. La Tobin Tax al momento è in vigore solo sui mercati azionari, da luglio toccherà anche ai derivati.
© Riproduzione riservata