«Il desiderio per i promotori finanziari è quello di diventare elemento fondamentale per i risparmiatori ma anche più in generale per i cittadini»: si è espresso così Gian Franco Giannini Guazzugli, vicepresidente vicario Anasf, in occasione della prima tavola rotonda del convegno di apertura «Scenari e opportunità della Consulenza Finanziaria: dalla mediazione creditizia alla parcella», organizzato da Professione Finanza nell’ambito del PFExpo, che si è tenuto mercoledì 23 gennaio a Milano.
L’evento, dedicato ai professionisti della finanza, ha messo a confronto case di investimento, società emittenti, compagnie di assicurazione e reti di promozione finanziaria in un contesto formativo finalizzato allo sviluppo delle competenze consulenziali.
Il via ai lavori è stato dato dall’Avvocato Luca Frumento, che dopo essere intervenuto sull’evoluzione della normativa della consulenza, ha passato il testimone, oltre che a Giannini Guazzugli, a: Angelo Deiana, presidente di Anpib, Associazione nazionale private & investment bankers; Raimondo Marcialis, coordinatore commissione Risparmio gestito e consulenza di Assiom Forex; Claudia Petracca, responsabile area legale di Assosim; Massimo Scolari, segretario generale di Ascosim; Francesca Tartaglia, responsabile Ufficio legale di Apf, Organismo per la tenuta dei promotori finanziari.
Ricordando in primis il ruolo dell’Associazione nella battaglia che ha visto uscire i promotori finanziari dall’Oam, Giannini Guazzugli ha sottolineato come da tempo Anasf ponga al centro della propria attenzione i risparmiatori, come testimonia il varo nel 2005 a Napoli della Carta dei diritti dei risparmiatori. «L’investitore», ha dichiarato il vicepresidente vicario di Anasf, «ha diritto ad avere un interlocutore serio, bravo e trasparente. Ognuno è portatore dei propri interessi, ma la differenza la fa la competenza e le istituzioni sono chiamate a operare e impostare efficacemente le proprie linee guida in questa direzione. La Mifid, Direttiva tanto temuta e contrastata quando si è cominciato a parlarne in Italia, oggi ha dimostrato di essere stata portatrice di vantaggi, essendo fondata sulla tutela e sulla trasparenza verso i risparmiatori. Ciò ha consentito di consolidare e rendere ancora più stretto il legame tra promotore finanziario e investitore».
Una riflessione è stata anche fatta sulla rilevanza degli operatori, soprattutto in una fase come l’attuale caratterizzata da forte insofferenza di tipo sociale, e sul fatto che il risparmiatore-cittadino debba diventare destinatario dell’attenzione del mondo istituzionale e del mondo della consulenza. «I promotori finanziari hanno dimostrato fino ad oggi di essere operatori qualificati in grado di accompagnare i risparmiatori anche nelle fasi più difficili della crisi. Il loro ruolo deve divenire fondamentale ed essere riconosciuto dalle famiglie italiane», ha aggiunto Giannini Guazzugli. «Così come ciascuna famiglia italiana ha un medico, un avvocato di fiducia, un proprio commercialista, ecco che lo stesso approccio dovrebbe valere quando si tratta del risparmio. Ciascuna famiglia dovrebbe avere un promotore finanziario di fiducia cui rivolgersi nella gestione efficace ed efficiente dei propri risparmi. La figura dei promotori finanziari deve allora assumere una valenza fondamentale e la sua presenza non può essere considerata un lusso solo di pochi ma elemento necessario per tutti». Un cambiamento di approccio risulta quindi fondamentale: «Questo impatterebbe fortemente sul Paese, che nel suo complesso ha dimostrato di non saper pianificare. Ne è un chiaro esempio l’ormai elevatissimo livello del debito dell’Italia e la mala amministrazione di tanti anni delle risorse pubbliche. La scarsa attenzione alla pianificazione di medio lungo termine non contraddistingue solo i singoli, ma tutto il sistema Paese ed è su questo che è necessario lavorare, per far sì che si cambi mentalità. La difficoltà a guardare lontano può essere superata e lo si può fare con un promotore finanziario, che ha l’abitudine a farlo e a offrire consulenza e pianificazione».
Ma l’attuale struttura e organizzazione del mercato e i modelli di servizio oggi disponibili sono tutti pronti ad affrontare questa sfida? «Le banche dovranno andare nella stessa direzione e accostarsi nei comportamenti ai promotori finanziari. Sul mercato c’è posto per tutti e più siamo meglio è», ha concluso Giannini Guazzugli.