Greco, group ceo di Assicurazioni Generali, cerca ditagliare le spese nel colosso assicurativo triestino: Ma questo non deriveranno da tagli all’organico del gruppo, che attualmente impiega circa 83 mila addetti in Italia e all’estero, ma dalle sinergie attese dalla riorganizzazione delle attività italiane (che nei prossimi mesi saranno concentrate nella nuova subholding Assicurazioni Generali Italia), dalla semplificazione e dall’integrazione dei processi, e infine dalla centralizzazione delle attività di information technology e di altre attività di acquisto.
Nel corso della, Greco non si è tuttavia limitato a mere enunciazioni di programma, ma ha anche fornito alcuni concreti esempi di come il gruppo può procedere sulla strada della riduzione dei costi.
Per quanto riguarda le telecomunicazioni, per esempio, il group ceo del Leone ha sottolineato come prima del suo arrivo le Generali non avessero mai effettuato una vera e propria asta a livello globale, attraverso la quale chiedere a tutti gli operatori del settore di manifestare il proprio interesse e presentare così offerte concorrenti necessarie a minimizzare il costo a parità di servizio offerto. Questa opportunità, ha sottolineato Greco, si è presentata tuttavia pochi mesi fa e, questa volta, il Leone non se l’è lasciata scappare. «A settembre abbiamo avuto l’occasione di ridiscutere il contratto relativo ai servizi di telecomunicazioni», ha spiegato Greco agli analisti, «abbiamo così colto l’opportunità di fare un’asta globale, almeno per l’Europa». «Il precedente ammontare speso dalle Generali per questo servizio», ha poi aggiunto Greco, «era attorno ai 35 milioni a livello europeo. Abbiamo fatto una vera asta, chiedendo a tutte le compagnie telefoniche di manifestare il proprio interesse e la morale della storia è che ora risparmieremo 13 milioni ogni anno su questo unico e semplice contratto».
Di fronte agli analisti riuniti a Londra Greco non ha tuttavia specificato quale fosse l’operatore al quale le Generali erano legate fino a pochi mesi fa, né quale soggetto si è aggiudicato la gara. Tuttavia, considerato che il Leone, attraverso la holding Telco, è uno dei principali azionisti di Telecom Italia, è facile pensare che questo possa essere proprio la società presieduta da Franco Bernabè. E in effetti, scorrendo gli ultimi bilanci di Telecom nella sezione relativa alle operazioni con le parti correlate, emerge senza ombra di dubbio che questo operatore fosse proprio l’ex monopolista italiano delle tlc. A pagina 55 della relazione finanziaria al 30 giugno 2012 di Telecom Italia risulta infatti che nei primi sei mesi dello scorso anno le Generali hanno versato 36 milioni nelle casse della società presieduta da Bernabè a fronte della fornitura di «servizi fonia, di trasmissione dati, reti dati periferiche, collegamenti, storage e di prodotti e servizi di telecomunicazioni per le consociate estere». Mentre per tutto il 2011 la bolletta Telecom per le Generali è stata di 74 milioni. A fronte di quanto affermato da Greco agli analisti è lecito attendersi che il costo globale della bolletta Telecom possa ridursi considerevolmente, anche se nel pool di società che avrebbe vinto la gara ci sarebbe, almeno per una parte dei servizi richiesti, anche la stessa Telecom. (riproduzione riservata)
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