Il legame con le Generali, che poteva generare un conflitto d’interessi, è stato appena allentato dalla Banca d’Italia con il passaggio del 4,5% del capitale del Leone nel Fondo Strategico di Cdp, sancito la scorsa settimana.
Del resto il premio da incassare fa indubbiamente gola a qualunque assicuratore. Si tratta di un bando composto da tre lotti che complessivamente valgono più di 5,5 milioni. Da assicurare, con un contratto di quattro anni, ci sono sia i fabbricati che costituiscono il patrimonio immobiliare della Banca d’Italia (oltre al contenuto e agli elaboratori elettronici) sia, con un contratto separato, anche le numerose opere d’arte dell’istituto guidato da Ignazio Visco. Una collezione molto preziosa che comprende, solo per citare alcuni esempi, quadri di Renato Guttuso, Giorgio De Chirico e Giuseppe De Nittis. Per proteggerli Via Nazionale ha fissato come base d’asta un premio annuo di poco più di un milione, per un totale su quattro anni, di 4,2 milioni.
Ma non c’è solo questo. Un secondo lotto prevede la copertura della responsabilità civile per danni provocati a cose o a persone dai funzionari che hanno le chiavi degli uffici della Banca d’Italia e dai membri del direttorio. E in questo caso il premio base per i quattro anni è di 532 mila euro.
Infine c’è un terzo lotto che richiede invece la copertura assicurativa della responsabilità civile relativa a tutti gli autoveicoli della Banca d’Italia e che include anche la garanzia infortuni del conducente per le autovetture di proprietà di Via Nazionale date in dotazione al Comando dei Carabinieri per le funzioni svolte in favore della Banca. In questo terzo lotto la base d’asta è invece di 764 mila. Complessivamente, dunque, l’operazione vale oltre 5,5 milioni.
Le offerte dovevano essere consegnate entro il 3 dicembre scorso e le buste sono state aperte il giovedì successivo. Le Generali potrebbero spuntarla su Cattolica anche per un motivo non prettamente economico. Il gruppo guidato da Mario Greco era già in precedenza assicuratore della Banca d’Italia e ha dimostrato di essere molto efficiente nel pagare i sinistri che hanno coinvolto Via Nazionale. Come nel caso di alcune proprietà immobiliari dell’Istituto danneggiate dal terremoto a L’Aquila che la compagnia triestina (che in parte era riassicurata) ha prontamente rimborsato a Palazzo Koch.
Sull’offerta economica vige ovviamente il più stretto riserbo ma alla fine Visco potrebbe accontentare entrambi i pretendenti. Il bando della Banca d’Italia non prevede infatti l’obbligo di assegnare l’intero blocco di lotti allo stesso soggetto. (riproduzione riservata)