Adesso Generali, insieme a Unipol (rispettivamente primo e secondo gruppo assicurativo in Italia) trema di nuovo, dopo la maxi multa degli anni Novanta per l’intesa sulle tariffe Rc auto. Questa volta l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), nella riunione del 14 novembre 2012, ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti di Assicurazioni Generali, Ina Assitalia (quest’ultima fa parte del gruppo del Leone di Trieste) Fondiaria Sai e Unipol Assicurazioni per verificare se abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza nelle gare per i servizi relativi alle coperture assicurative Rc auto nel trasporto pubblico locale. Secondo il provvedimento, notificato la settimana scorsa alle parti interessate nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il nucleo speciale tutela mercati della Guardia di Finanza, le segnalazioni arrivate all’autorità e le ulteriori informazioni acquisite mettono in mostra un andamento ripetuto di gare deserte o di mancata partecipazione delle compagnie assicurative alle procedure ad evidenza pubblica indette dalle aziende di trasporto pubblico locale. Come conseguenza, nella maggior parte dei casi l’aggiudicazione del servizio è avvenuta e continua ad avvenire attraverso trattativa privata, a beneficio della compagnia storicamente affidataria del servizio. E ciò ha comportato un consistente e continuo incremento dei premi nel corso degli anni. Tale evoluzione avrebbe caratterizzato – secondo gli uffici dell’Antitrust – l’esito di numerose gare, in un periodo compreso come minimo tra il 2005 e oggi, con rinnovi avvenuti solo a fronte di sensibili incrementi del premio richiesto. (a.b.)
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