di Carlotta Scozzari
Unipol non accetta del tutto il via libera condizionato arrivato dall’Antitrust il 20 giugno sul matrimonio – in fase di allestimento – con il gruppo Fonsai. E così la compagnia bolognese ha deciso, con ogni probabilità tre giorni fa, di presentare ricorso al Tar del Lazio. Il provvedimento, spiega una nota diUnipol di ieri, «è finalizzato esclusivamente a rivalutare alcuni profili delle misure prescritte dall’Agcm ritenuti, ad avviso della società,eccessivamente gravosi rispetto agli impegni assunti in proposito dal gruppo Unipol nei confronti dell’Autorità stessa». Secondo indiscrezioni, a rappresentare l’«oggetto del contendere» sarebbe la misurazione delle quote di mercato imposte dall’Authority guidata da Giovanni Pitruzzella, ossia il 30% in tutte le province e in tutti i rami dell’attività assicurativa a livello nazionale. In ogni caso, Unipol sottolinea che «le attività funzionali all’attuazione del processo di dismissione degli asset assicurativi e delle partecipazioni finanziarie, previste dal provvedimento dell’Antitrust sono in corso e proseguiranno senza alcuna soluzione di continuità». Ieri, intanto, dopo il collocamento dei titoli privilegiati da parte del consorzio di garanzia legato all’aumento di capitale che si è chiuso la scorsa estate, la Consob, con i consueti aggiornamenti sulle partecipazioni rilevanti, ha fatto chiarezza sui rapporti di forza delle Coop in Unipol. Nel dettaglio, la Coop Adriatica ha il 3,3% del gruppo di Via Stalingrado, Nova Coop il 2,3% e Lima il 4,55 per cento. Le operazioni nel capitale di Unipol, in tutti e tre i casi, sono datate 5 ottobre, quando peraltro è stato reso noto il collocamento dell’inoptato. Non risultano precedenti posizioni nel caso della Coop Adriatica e di Nova Coop, mentre Lima è salita rispetto alla quota del 3,12% che risultava avere in portafoglio il 17 settembre.