di Marco Fusi MF-DowJones News
Il 2012 sarà un anno record per Azimut e la società potrebbe utilizzare la forte posizione di cassa per pagare una cedola straordinaria o per dare il via ad un piano di buyback. Questi alcuni dei punti chiave emersi dal roadshow che l’azienda ha tenuto la scorsa settimana a Vienna e a Monaco con il supporto di Banca Imi. Per il gruppo hanno partecipato il deputy ceo, Marco Malcotenti, e l’investor relations manager, Vittorio Pracca. Tra i messaggi chiave del meeting gli analisti presenti alla presentazione segnalano il fatto che il 2012 sarà un anno record per il gruppo a livello di utile netto che potrebbe arrivare a 126 milioni di euro a fine anno, il 34% in più rispetto all’esercizio precedente (nel 2009 aveva ottenuto 118 milioni di risultato netto), l’assenza di pressione sui margini grazie all’innovazione e la riconferma dei target di recruting per i promotori finanziari. Il positivo momentum degli utili è accompagnato da un andamento favorevole della raccolta netta: più 1.136 milioni in otto mesi e 793 milioni nel business retail italiano (secondo Assoreti) e il resto proveniente da investitori istituzionali e dalle nuove iniziative all’estero. Da segnalare anche che la significativa posizione di cassa verrà utilizzata per un’importante acquisizione in Italia (qualora le condiziono di prezzo lo consentissero) e per un possibile dividendo straordinario o buyback. Cheuvreux ha alzato le stime di eps 2012 di Azimut H. del 7% per considerare commissioni da performance e di gestione più alte alla luce dell’incremento delle masse gestite. Secondo gli esperti, infatti, l’andamento dei mercati nel terzo trimestre dovrebbe aver spinto la performance dei fondi del gruppo guidato da Pietro Giuliani. Rating confermato a outperform alla luce di multipli economici e dell’assenza di rischi sul bilancio; invariato anche il target price a 11,4 euro per azione. (riproduzione riservata)