di Andrea Di Biase
Sarà Fabio Cerchiai il prossimo presidente di Fondiaria- Sai. L’ex ad delle Generali e numero uno dell’Ania è stato designato ieri dal cda di Premafin (controllata all’80% da Unipol) e inserito al primo posto della lista di maggioranza per il rinnovo del cda di FonSai che avverrà in occasione dell’asseblea del prossimo 29 ottobre. Il manager 68enne, che attualmente ricopre anche le cariche di presidente di Arca Vita (gruppo Unipol) e Atlantia e siede nel cda della Edizione dei Benetton, sarà affiancato dal numero uno della compagnia bolognese, Pierluigi Stefanini, che con ogni probabilità sarà nominato vicepresidente, e dall’ad Carlo Cimbri, che dovrebbe assumere il medesimo incarico anche in FonSai. Il nome di Cerchiai quale possibile presidente di FonSai era circolato già nel giugno scorso, quando l’Isvap, nell’ambito del procedimento avviato nei confronti della compagnia per le operazioni atipiche denunciate dal fondo Amber, aveva chiesto una discontinuità al vertice della compagnia. In quell’occasione non se ne fece niente. Anche perché in quella fase Unipol non aveva ancora preso il controllo di FonSai e Cerchiai poteva dunque essere considerato vicino al gruppo bolognese proprio in virtù della presidenza di Arca Vita e del medesimo ruolo occupato nella Gualtieri & Associati, la società di consulenza che assiste Unipol come advisor per l’operazione di fusione con FonSai. Ora però il controllo della compagnia dell’ex gruppo Ligresti è saldamente in mano a Bologna, che ha una quota di circa il 41%, tanto da aver presentato una lista per il rinnovo del cda composta prevalentemente da uomini delle cooperative (su 19 candidati, 10 siedono anche nel cda Unipol o in quello di Unipol Assicurazioni). Nella lista, in virtù della legge sulle quote rosa, figurano anche quattro donne. L’unico posto riservato alle minoranze nel prossimo cda di FonSai dovrebbe essere appannaggio del candidato di Assogestioni, che secondo indiscrezioni dovrebbe essere Gianpaolo Galli, proprio l’ex direttore generale dell’Ania ai tempi della presidenza di Cerchiai. Nel nuovo board della compagnia non dovrebbero invece esserci rappresentanti di Sator e Palladio che, pur avendo un 5% complessivo, non dovrebbero presentare proprie liste. In cda non ci sarà nemmeno l’attuale ad, Emanuele Erbetta. Ma questo non significa che il manager, che ha avuto un ruolo chiave nelle trattative per la fusione, non avrà un ruolo di rilievo nel futuro gruppo assicurativo. Una volta nominato il board di Fon- Sai, toccherà all’assemblea della Milano Assicurazioni nominare il nuovo board. Dopodiché i consigli delle quattro società coinvolte nell’operazione saranno chiamate ad approvare il progetto di fusione. L’obiettivo è quello di ottenere l’ok dei cda in tempi stretti, in modo da presentare il progetto di fusione all’Isvap entro la fine dell’anno. Fondamentale nel processo di approvazione dei concambi sarà il ruolo degli amministratori indipendenti. In questo senso ieri il cda di Premafin ha nominato il comitato parti correlate, che sarà formato da Rossana Zambelli, Silvia Cipollina e Luigi Reale, quest’ultimo nominato dai Ligresti. (riproduzione riservata)