di Carlo Giuro
Una delle tappe più importanti nel percorso di crescita dei fondi pensione riguarda l’ammodernamento delle gestioni finanziarie. In attesa delle nuove regole che sostituiscono il decreto 703/96 sugli investimenti (la cui consultazione è terminata a fine giugno scorso), la Covip nei mesi scorsi ha emanato alcune disposizioni in materia che hanno introdotto il documento sulla politica di investimento. Su questo argomento si è tenuto recentemente un convegno del Mefop. La finalità del documento è quella di definire gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria, i criteri da seguire nella sua attuazione, i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo e il sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti. D’altronde la gestione finanziaria rappresenta il cuore pulsante di un fondo pensione, strutturato sulla capitalizzazione dei contributi versati. Le disposizioni della Covip si applicano a tutte le forme pensionistiche complementari iscritte nell’Albo ad hoc che abbiano un numero di aderenti e/o pensionati superiori a 100 unità. Il documento, sottoposto ogni tre anni a revisione periodica, deve essere approvato entro il 31 dicembre 2012, se il numero di aderenti è inferiore a 1.001 va approvato invece entro il 31 dicembre 2013. Deve essere deliberato dal cda della forma pensionistica coadiuvato, ove presenti, dal personale addetto alla funzione finanza e dal consulente finanziario (advisor). Ha lo scopo di definire la strategia finanziaria che la forma pensionistica intende attuare sia con riferimento all’attività complessiva che ai singoli comparti, per ottenere, dall’impiego delle risorse affidate, combinazioni di rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con quello degli impegni assunti nei confronti degli aderenti. Deve essere trasmesso, in sede di prima definizione e, in seguito, in occasione di ogni sua modificazione a tutti gli organi della forma pensionistica (alla prima occasione utile), ai gestori finanziari e alla banca depositaria all’atto della stipula delle convenzioni, alla Covip entro 20 giorni dalla sua formalizzazione. Il documento deve essere reso poi disponibile a richiesta degli aderenti, dei beneficiari e dei loro rappresentanti o mediante pubblicazione sul sito internet del fondo o del pip. Al fine poi di una migliore informativa una sintesi delle principali politiche di investimento deve essere riportata anche nella Nota informativa. Ulteriore significativa previsione è quella secondo cui deve esserci coerenza tra il contenuto del documento e l’impostazione degli eventuali contratti che la forma pensionistica stipula con i soggetti esterni per attuare la strategia finanziaria deliberata dal cda. La Covip ribadisce che i fondi pensione devono definire il numero di comparti che si ritiene utile porre in essere, le combinazioni di rischio-rendimento degli stessi, l’eventuale presenza di meccanismi life-cycle. Nel caso di istituzione di più comparti, per ciascuno di essi deve essere esplicitato il rendimento medio annuo atteso e la sua variabilità nell’orizzonte temporale della gestione, espresso in numero di anni. Il rendimento deve essere espresso in termini reali. (riproduzione riservata)