CIRO PELLEGRINO, PENALISTA
Il nostro studio collabora con Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners per tutto quanto riguarda il diritto penale societario e svolge attività di consulenza e assistenza legale in favore prevalentemente di medici (nonché pazienti e strutture cliniche e/o ospedaliere) con riferimento a eventuali profili di responsabilità penale e, in particolare, a ipotesi di colpa professionale medica », dice ad AvvocatiOggi Ciro Pellegrino, penalista esperto di diritto penale societario. Domanda. Come è articolato il team di lavoro? Risposta. Il team di lavoro è costituito da avvocati professionisti, specializzati in materia, che si avvalgono del supporto di esperti e consulenti esterni ai fini dello svolgimento di accertamenti di natura tecnica e della predisposizione di relazioni medico legali. D. Perché questo boom di cause in sanità? R. È indubbio che l’evoluzione di tale materia è stata profondamente influenzata dall’attività di sensibilizzazione e informazione svolta dalle associazioni a tutela dei diritti del malato, che ha portato una sempre crescente consapevolezza del privato cittadino in ordine ai propri diritti e aspettative, con conseguente aumento dei contenziosi. Ritengo che vi siano molteplici fattori e circostanze che abbiano determinato un significativo aumento dei processi penali in materia di malpractice medica. Oltre alle cause sopra indicate, dalla crescita costante del numero degli interventi e dei trattamenti medico-sanitari, legati non soltanto al diffondersi di nuove malattie ma anche allo sviluppo delle moderne tecnologie, come nella chirurgia estetica. D. Secondo lei come si potrebbe ridurre la litigiosità? R. Potrebbe essere utile l’introduzione di una specifica normativa in materia di responsabilità penale del medico, soprattutto sotto il profilo del nesso di causalità tra la condotta (per lo più omissiva) del professionista e/o dell’équipe medica e il verificarsi dell’evento, inteso come lesione o decesso del paziente D. Alcuni sostengono l’opportunità di una disciplina sulla cartella clinica elettronica e consenso informato. Che ne dice? R. Potrebbe essere opportuno regolamentare tale materia anche per quanto attiene alla cartella clinica elettronica e al consenso informato. Invero, la prima potrebbe essere un utile strumento probatorio atto a consentire un più agevole accertamento delle eventuali responsabilità penali del medico, il secondo potrebbe rappresentare una circostanza scriminante ad hoc delle suddette responsabilità. © Riproduzione riservata