PAGINA A CURA DI FRANCESCA VERCESI
Tra gli strumenti in voga presso i banker di alta gamma sono tornate le polizze unit linked personalizzate, che permettono di mettere sotto un cappello unico l’intero dossier di titoli e fondi comuni. «Le unit linked personalizzate non sono mai passate di moda. In generale è la scelta ideale per chi cerca un investimento che offra vantaggi in termini di pianificazione fiscale e la possibilità di designare un beneficiario della polizza fuori dell’asse ereditario», spiega Stefano Bellini, direttore commerciale e marketing di MetLife per la divisione Wealth Management. «Le polizze assicurative sono un modo di investire all’estero tramite una compagnia di assicurazione, di solito irlandese o lussemburghese», spiega Stefano Calvi, capo de Private Banking Italy di Vontobel,. Con un premio medio di 30 mila euro, il cliente di riferimento del prodotto è la persona facoltosa. La tendenza a cui si assiste nel presente contesto di mercato, contraddistinto da una forte avversione al rischio, è una generalizzata richiesta degli investitori di prodotti unit-linked a capitale protetto. «Questi rappresentano una scelta ideale nell’asset allocation», aggiunge Bellini. «Molte reti hanno collocato polizze assicurative con rendimento predefinito che investono prevalentemente in titoli di Stato ma con la garanzia della compagnia di assicurazione», aggiunge Rossi. Non hanno, invece, registrato un aumento nella private bank di JP Morgan. «Negli ultimi trimestri alcuni clienti ci hanno chiesto di aumentare gli investimenti in valute diverse dall’euro. Ma sulle polizze assicurative non si sono visti aumenti di domanda». (riproduzione riservata)