di Anna Messia
Non è difficile cogliere le richieste di protezione che, di questi tempi, arrivano dai clienti. Da una parte, è cronaca quotidiana, gli ingenti danni del terremoto in Emilia hanno fatto riemergere la carenza di coperture assicurative che caratterizza il Paese contro le calamità naturali. Dall’altra l’acuirsi della crisi sta facendo crescere il numero dei senza lavoro. Per una compagnia come Mediolanum Assicurazioni, società Danni, che non rientra nel perimetro del gruppo Mediolanum ma è partecipata direttamente al 50% dalla Fininvest e per l’altra metà dalla finanziaria di Ennio Doris, si tratta di richieste che non possono essere trascurate. Tanto è vero che l’assicurazione guidata da Massimo Grandis, che conta di chiudere il 2012 con premi per almeno 30 milioni, ha già aperto i cantieri per entrare in questi due mercati con proposte innovative, come spiega l’amministratore delegato a MF-Milano Finanza. «La nostra offerta è già caratterizzata da polizze che proteggono sia il patrimonio, come la copertura per l’abitazione, sia la persona, come le polizze infortuni o malattia e vantiamo tempi di liquidazione molto veloci, pari alla metà della media di mercato», dice Grandis, «ma ci sono nuovi bisogni che stanno nascendo e a cui stiamo guardando». A partire appunto dal rischio di perdita del lavoro. «All’estero le polizze che pagano le bollette se si viene licenziati sono molto diffuse, mentre in Italia sono ancora una rarità e le polizze per la perdita di lavoro sono legate per lo più alla stipulazione di un mutuo», sostiene l’ad, anticipando che Mediolanum Assicurazioni sta mettendo a punto un «prodotto stand alone, che non solo costituisca un sostegno economico per l’assicurato, ma lo affianchi anche per facilitare in reinserimento nel mondo del lavoro». Offerta che sarà messa a disposizione della rete dei family banker di Banca Mediolanum, tramite cui Mediolanum Assicurazioni distribuisce le sue polizze, al più tardi a inizio dell’anno prossimo. Insieme al nuovo prodotto per la protezione dell’abitazione dalle calamità naturali «che stiamo mettendo a punto con l’obiettivo di collocare sul mercato una polizza che possa essere sottoscritta da chiunque», continua Grandis. Resta fuori, invece, almeno per ora l’offerta di polizze Rc Auto. «Se mai entreremo in questo mercato lo faremo offrendo prodotti di terzi», aggiunge l’amministratore delegato. «Si tratta di un mondo sofisticato e specialistico, diverso rispetto alle altre attività Danni. Chi si occupa di Rc Auto dovrebbe fare soltanto quel mestiere. Per ora non ci interessa », conclude, «ma se mai lo valuteremo, lo faremo con altri operatori specializzati». (riproduzione riservata)