Niente da fare. Il consiglio di amministrazione di Unipol che si è riunito ieri e che avrebbe dovuto sbloccare la fusione con le società del gruppo Fondiaria-Sai, non sembra abbia preso alcuna decisione definitiva. Nel momento in cui F&M è andato in stampa non era giunta ancora la nota ufficiale del gruppo bolognese, ma stando a indiscrezioni il nodo, per Bologna, resterebbero le condizioni a latere contenute nella proposta inviata nei giorni scorsi dal gruppo Fonsai. Se, infatti, non sembrano esserci grandi problemi sui valori di concambio rilanciati dal gruppo assicurativo guidato da Emanuele Erbetta (che tra le altre cose collocano al 61% la quota di Unipol post fusione), lo stesso non si può dire delle numerose condizioni poste da Fonsai & Co. Tra queste, un ruolo di primo piano lo giocherebbero le plusvalenze immobiliari, che la compagnia assicurativa controllata dalla cassaforte Premafin della famiglia Ligresti ha domandato espressamentre che vadano agli azionisti di minoranza dell’attuale gruppo Fonsai, così da tutelarli in qualche modo. Del resto, che dopo l’incontro di due giorni da tra l’ad di Unipol, Carlo Cimbri, e quello di Fonsai, Erbetta, un accordo definitivo non fosse stato raggiunto era evidente dalle parole pronunciate dal numero uno di Via Stalingrado. La proposta giunta dal gruppo Fonsai, ha detto Cimbri, è «semplificabile». In attesa di comprendere come la fusione tra il braccio assicurativo bolognese e le tre società Premafin, Fonsai e Milano Assicurazioni si possa sbloccare, va segnalato che l’Isvap ha ricevuto dall’Antitrust la bozza di provvedimento sulle misure che Unipol e Mediobanca, grande regista dell’operazione, dovranno assumere per sterilizzare gli effetti anticoncorrenziali. A questo punto, la Vigilanza avrà trenta giorni di tempo per formulare il suo parere all’Antitrust anche se, secondo indiscrezioni, la risposta potrebbe arrivare più rapidamente.
Ieri, intanto, si sono riuniti anche i cda di Fonsai e Milano Assicurazioni. Il board di quest’ultima società, in particolare, ha fatto sapere che «per quanto riguarda la prospettata integrazione con Unipol, la negoziazione è in corso e continua ad essere seguita nell’interesse della compagnia dal professor Angelo Casò». Il cda di Fonsai ha deliberato di istituire un comitato nomine cui ha attribuito il compito meramente consultivo e propositivo di: proporre al cda candidati alla carica di amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire amministratori indipendenti; formulare pareri al consiglio di amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all’internodel consiglio sia ritenuta opportuna nonché sugli altri argomenti indicati nel codice di autodisciplina; selezionare i nominativi dei soggetti, in possesso dei requisiti richiesti, designati a far parte del cda della controllata Milano Assicurazioni, nonché delle società partecipate nelle quali il gruppo Fonsai ha diritto di designare uno o più rappresentanti. Il comitato è composto da Cosimo Rucellai; Emanuele Erbetta; Salvatore Bragantini; Valentina Marocco; Salvatore Militello. Quest’ultimo ricopre anche il ruolo di leadcoordinator del comitato medesimo.