«Tanto rumore per nulla», come sempre. Viene ormai naturale bollare così i comportamenti finanziari del patron di Tod’s, Diego Della Valle, che, guarda caso, anche dal salotto delle Generali ha deciso di uscire per disaccordi con gli altri azionisti di riferimento, in primis Mediobanca. Una decisione che segue quelle fotocopia prese nell’ultimo anni di uscire (tipicamente sbattendo la porta) dai patti di sindacato della stessa Piazzetta Cuccia e di Rcs (società dove a fare la voce grossa è nuovamente la merchant bank guidata dall’amministratore delegato Alberto Nagel). Questa volta oggetto del dissapore e delle inevitabili conseguenze è stato la sostituzione dell’ormai ex amministratore delegato di Generali, Giovanni Perissinotto. Una decisione le cui modalità non sono state apprezzate da Mr Tod’s che così, alla fine del board di sabato, ha deciso di rassegnare le dimissioni dal cda del Leone di Trieste. «Non essendo d’accordo – ha detto Della Valle ai cronisti riferendosi alla sfiducia a Giovanni Perissinotto – e l’ho detto anche ad alcuni miei amici del consiglio, lunedì (ossia ieri, ma in serata ancora non era giunta una nota ufficiale, ndr) manderò la mia lettera di dimissioni da consigliere delle Generali. Tanti auguri per il lavoro che dovranno fare in futuro. Trovo – ha aggiunto Della Valle con specifico riguardo a Perissinotto – che si poteva fare tutto meglio, preservando al meglio l’immagine della nostra società e soprattutto del nostro Paese, che in questo momento ha bisogno di attrarre investitori e non di preoccuparli. Prendo atto di chi ha deciso diversamente, questa è la democrazia». Insomma, tre salotti, quello di Mediobanca, di Rcs e di Generali, da cui Della Valle ha deciso di uscire perché in polemica con Piazzetta Cuccia. Sono lontani anni luce i tempi in cui Mr Tod’s attaccava l’ex presidente di Generali, Cesare Geronzi, proprio in combutta – qualcuno aveva ipotizzato – con Nagel.