Da un po’ di giorni a questa parte, i postini hanno ripreso a lavorare intensamente nell’ambito della vicenda Fonsai-Unipol. Così, stando a indiscrezioni finanziarie, ieri, dopo che l’assemblea di Premafin ha deliberato di aggiornare i lavori al 12 giugno, il pool di banche finanziatrici guidate da Unicredit avrebbe fatto pervenire alla holding quotata controllata dalla famiglia Ligresti una lettera invitandola a chiudere in tempi stretti sui concambi relativi al progetto di fusione con Unipol. Va infatti ricordato che dai board della holding guidata da Giulia Ligresti, riuniti venerdì e ieri mattina, ancora non era giunta la fumata bianca sui valori. Il fatto è che, in base alla delibera di giovedì scorso della controllata al 36% Fonsai, che tra le altre cose ha proposto a Unipol di avere il 61% del nuovo gruppo assicurativo, a Premafin andrebbe appena lo 0,85 per cento. Una percentuale che non rientra nell’intervallo tra lo 0,98% e l’1,66% che era stato individuato dal consulente Maurizio Dallocchio. Un nuovo cda di Premafin, invece, risultava convocato ieri in tarda serata, subito dopo un board di Fonsai. Quando era invece già calato il sipario sul cda di Milano Assicurazioni, controllata da Fonsai per oltre il 60 per cento. Il board ha decretato che la soglia del 10,7% nel gruppo post fusione – tra l’altro ritenuta da alcuni analisti vantaggiosa per Milano – non è «ostativa alla prosecuzione della negoziazione» con Unipol. Il consiglio di amministrazione di Milano ha preso inoltre atto che le dimissioni del consigliere Simone Tabacci, oltre che di Roberto Schiesari recentemente cooptato, hanno fatto venire meno la maggioranza di consiglieri nominati dall’assemblea e provocato la decadenza dell’intero consiglio. Tornando alla missiva inviata ieri a Premafin dal pool di banche finanziatrici, fonti finanziarie spiegano che sarebbe stato un invito a procedere in maniera spedita all’aggregazione con Via Stalingrado piuttosto che un vero e proprio aut aut come quello giunto nei giorni scorsi da Mediobanca (Piazzetta Cuccia aveva ventilato l’escussione del pegno). Ieri in serata, intanto, la Consob si dovrebbe essere riunita per esaminare il dossier Fonsai. L’Authority è chiamata a esentare Unipol dal lancio dell’Opa sia su Fonsai sia su Milano. Circostanza, quest’ultima, che secondo taluni potrebbe essere non scontata. Il verdetto potrebbe giungere già oggi.