Il consiglio di amministrazione di Fondiaria-Sai apre alla proposta alternativa per il riassetto del gruppo giunta da Sator e Palladio. È stato un board fiume quello che si è riunito ieri, dopo il nulla di fatto di due giorni fa, per approvare sia una proposta di concambi relativi alla fusione con Unipol sia la risposta, positiva, da fornire al tandem di pretendenti rivali a Bologna. Anche ieri, secondo quanto si apprende da indiscrezioni (al momento in cui F&M è andato in stampa non era disponibile una nota ufficiale), il board si sarebbe protratto per concedere più tempo ai lavori del comitato indipendenti, da cui si attende un parere vincolante sull’operazione. Nel frattempo, secondo quanto riferito ieri da Repubblica.it, il comitato indipendenti si sarebbe ridotto a tre componenti, dopo l’autosospensione di Enzo Mei. In particolare, ora l’organo interno al cda di Fonsai si sarebbe ridotto a tre componenti: Salvatore Bragantini, Salvatore Militello e Roberto Cappelli. Secondo le ultime indiscrezioni, il comitato indipendenti sarebbe orientato a concedere a Unipol, nel nuovo gruppo assicurativo post fusioni, non oltre il 61% del capitale votante. Una percentuale che, tuttavia, è ben diversa dal 61,8% concordato nei giorni scorsi tra l’ad di Fonsai, Emanuele Erbetta, e quello di Unipol, Carlo Cimbri, perché quest’ultima percentuale conteggia anche le azioni proprie in portafoglio. Pertanto, le distanze, almeno fino a ieri, si attestavano a un 4% circa. Il cda di ieri della compagnia della famiglia Ligresti, tuttavia, dovrebbe avere deliberato una proposta di concambio da sottoporre alla società di Via Stalingrado tale da incontrare l’ok di Bologna. È per questo che ieri in serata alcune fonti vicine al dossier spiegavano che l’accordo sui concambi fosse ormai vicino. Forse è anche per questo che ieri pomeriggio il patron di Fonsai, Salvatore Ligresti, pressato dai cronisti, dichiarava di essere «sempre ottimista» circa la possibilità di raggiungere un accordo con Unipol. Anche il mercato, nel frattempo, ha premiato le azioni Fonsai, che a Piazza Affari hanno guadagnato l’11,49% a 1,05 euro. Hanno chiuso in calo invece Unipol (-3,96% a 19,16) e Premafin (-2,11% a 0,17), mentre è rimasta al palo Milano Assicurazioni (+0,08% a 0,23 euro).
Soprattutto, però, il cda di Fonsai ha deciso di esaminare la nuova proposta recapitata da Sator e Palladio e rivolta direttamente alla compagnia, per la quale si prevede una ricapitalizzazione da 800 milioni contro quella di 1,1 miliardi prevista nel piano Unipol. La decisione, in parte, era nell’aria perché la proposta dei fondi guidati da Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo era valida sino a due giorni fa, ma la compagnia dei Ligresti li ha invitati con una lettera a concedere una proroga fino ad almeno venerdì 18 maggio, in modo da «consentire l’utile prosecuzione dei lavori» del cda. Non è escluso che, almeno in un primo momento, la compagnia guidata guidata da Erbetta possa trattare sia con Palladio e Sator sia con Unipol. Entrambe le proposte per il riassetto del gruppo sono subordinate all’esenzione dall’obbligo di Opa sia su Fonsai sia sulla controllata con oltre il 60% Milano Assicurazioni. La Commissione di vigilanza potrebbe pronunciarsi sul quesito della compagnia delle Coop non prima di settimana prossima anche perché in questi giorni il presidente Giuseppe Vegas risulta all’estero.