di Anna Messia
Nuovo amministratore delegato per Generali in Brasile. Si tratta di Jose Ribeiro che in questi giorni ha assunto la carica di ceo di Generali Brasil Seguros. Una designazione che conferma la volontà del gruppo assicurativo di Trieste di investire nel Paese, che in termini assicurativi è già oggi il primo mercato del Sudamerica e nel 2010 ha visto crescere la raccolta del 16,5%. Ottime anche le attese per il futuro, visto che il mercato è stato recentemente interessato da una serie di riforme per liberalizzare il settore assicurativo. Del resto l’amministratore delegato del gruppo, Giovanni Perissinotto, proprio recentemente aveva anticipato le intenzioni di aumentare la presa sul Paese: «Il Brasile, insieme ai mercati asiatici, è uno dei territori ad alto potenziale che riteniamo strategico per lo sviluppo del gruppo all’estero», aveva detto Perissinotto, aggiungendo che l’intenzione era di «gettare le basi per un rafforzamento della nostra presenza, concentrandoci su crescita per linee interne basata su un modello distributivo multicanale». Con la nomina di Ribeiro l’intenzione è quindi, chiaramente, quella di dare una sferzata alla crescita di Generali Brasil Seguros, compagnia vita e danni, già presente in otto Stati brasiliani, ma che finora non è riuscita a raggiungere la dimensione sperata come invece, per esempio, è avvenuto in Argentina, dove le Generali hanno raggiunto una posizione di leadership del mercato. Ribeiro, 51 anni, è del resto un manager con una lunga esperienza assicurativa a livello internazionale. Di formazione attuariale, dopo essersi laureato a l’Università di Lisbona, ha lavorato presso i Lloyd’s di Londra dove è stato direttore responsabile per i mercati internazionali fino all’inizio di quest’anno. Oggi, intanto, per il Leone di Trieste c’è l’appuntamento per approvare i conti del primo trimestre 2012. Il consensus degli analisti finanziari converge in media verso un utile in frenata a 511 milioni di euro, rispetto ai 616 milioni segnati nel primo trimestre dello scorso anno. Ma con ampi scostamenti. Le stime degli analisti variano infatti tra un utile minimo di 398 milioni atteso da Bofa Merrill Lynch e un massimo di 646 milioni previsto invece da Banca Akros. Nessuna attesa, invece, sul fronte della raccolta, visto che già nel corso dell’assemblea annuale del 28 aprile scorso la compagnia aveva alzato il velo sull’andamento premi, che hanno segnato una crescita complessiva del 6,1% in termini omogenei a 19,8 miliardi, con un incremento del 6,9% nel Vita e del 4,7% nei Danni. Oltre ai conti il consiglio di amministrazione che si riunisce oggi dovrà anche cooptare due consiglieri in sostituzione dei dimissionari Alberto Nagel e Francesco Saverio Vinci che hanno lasciato il consiglio in conseguenza della legge che vieta i doppi incarichi in cda di società concorrenti. La scelta, secondo le previsioni, dovrebbe ricadere su Clemente Rebecchini e di Claudio De Conto. (riproduzione riservata)