Wall Street non ha gradito particolarmente la nuova tranche di vendite che lo U.S. Treasury ha annunciato in merito alla partecipazione in American International Group (Aig), il colosso assicurativo salvato da Washington in quello che è stato il maggior bailout della recente crisi finanziaria (oltre 180 miliardi l’esborso complessivo per i contribuenti americani). Ieri, infatti, il titolo Aig arrivava a perdere oltre il 7% per poi recuperare in parte pur restando tra i peggiori dello Standard & Poor’s 500.
Il ministero guidato da Tim Geithner ha già messo sul mercato sei miliardi di dollari di azioni Aig nel marzo 2011 e 5,8 miliardi due mesi dopo. Nella prima emissione una consistente fetta della quota venduta da Washington (circa tre miliardi di dollari) era stata comprata dallo stesso gruppo assicurativo che in questa nuova tornata aveva dichiarato di voler realizzare un buyback da circa due miliardi di dollari. Nell’operazione la partecipazione del Tesoro americano dovrebbe scendere al 63% dai massimi del 92% raggiunti immediatamente dopo il salvataggio nel settembre 2008, quando la Federal Reserve mise sul piatto 125 miliardi di dollari ina una botta sola. Complessivamente, con la vendita annunciata ieri, e che conferma il buon momento del titolo Aig sul listino (ieri escluso), visto che il progresso segnato è del 41,5% dall’inizio di quest’anno, dai 182 miliardi di dollari investiti per il salvataggio restano impegnati «soltanto» 39 miliardi di dollari. Cifra che potrebbe ridursi già il prossimo mese se gli istituti che gestiscono la vendita eserciteranno le loro opzioni di over-allotment per 24,6 milioni di titoli Aig.