È in agenda per oggi un cda di Fondiaria-Sai che, stando alle ultime previsioni, dovrebbe limitarsi a recepire il rinnovamento ai vertici sancito dall’assemblea dei soci di due giorni fa. La delibera sui concambi relativi alla maxi-fusione allo studio con Unipol dovrebbe invece slittare a dopo il weekend.
«Certamente – ha detto l’ad di Fonsai, Emanuele Erbetta, durante l’assise del 24 aprile – ci sarà un cda giovedì per le nomine, la formazione dei comitati e l’accettazione delle cariche». Tra i principali cambiamenti decisi due giorni fa, l’ingresso nel board della compagnia assicurativa di Salvatore Bragantini, in rappresentanza delle minoranze e sponsorizzato da Sator e Palladio (le due finanziarie hanno presentato per il riassetto della galassia Ligresti un’offerta alternativa a quella di Unipol). Tra l’altro, Bragantini punterebbe a entrare – e anche questa decisione sarà presa oggi – nel comitato dei quattro consiglieri indipendenti di Fonsai ai quali sarà affidata la prima valutazione sul calcolo dei concambi.
Nel frattempo, in vista di un weekend che potrebbe essere risolutivo per la maxi-aggregazione con Unipol, dovrebbe riunirsi domani un nuovo cda Premafin, dopo quello di lunedì. Il board della holding che controlla Fonsai con il 36%, secondo indiscrezioni, dovrebbe avere all’ordine del giorno un aggiornamento sul piano di fusione con il gruppo di Via Stalingrado.
In occasione dell’ultimo cda, Premafin aveva chiesto «un incontro urgente» con le società coinvolte nella maxi-aggregazione. I soci di Premafin, in assemblea, saranno chiamati ad approvare il bilancio 2011 tra il 17 e il 21 maggio, e a dare il proprio benestare all’aumento di capitale fino a 400 milioni (l’ammontare definitivo potrebbe essere fissato leggermente al di sotto) riservato a Unipol e propedeutico alla grande fusione.
«Vi invitiamo ad approvare – scrive ai soci il presidente della holding, Giulia Ligresti, nella relazione del cda – il bilancio della vostra società (…) dal quale emerge una perdita di esercizio 2011 di 440,28 milioni e un patrimonio netto di 141,44 milioni a fronte di un capitale sociale di 410,34 milioni». Tra venerdì e sabato, secondo rumor, potrebbe tenersi il vertice plenario tra i quattro gruppi coinvolti nel piano Unipol (oltre a Fonsai e Premafin, c’è anche Milano Assicurazioni) e i principali creditori (Mediobanca e Unicredit) per tirare le somme sui concambi.