Ci sono volute sei settimane in Unicredit, ma alla fine ieri – dopo un confronto serrato – si è arrivati alla quadratura del cerchio: Giuseppe Vita sarà il nuovo presidente in sostituzione di Dieter Rampl. La decisione è stata presa ieri all’unanimità dalle Fondazioni e dai grandi soci privati: al termine del primo incontro ristretto alle fondazioni, il tavolo si è, infatti, allargato ai rappresentanti dei gruppi Caltagirone, Della Valle, Del Vecchio e Maramotti, tutti titolari di una quota vicina all’1%, e agli arabi di Aabar (6,5%). L’attenzione si sposta ora sulla composizione del nuovo cda che scenderà da 23 a 19 posti. La lista dei consiglieri per il rinnovo del cda di Unicredit «è pronta», riferiscono fonti finanziarie, anche se sui nomi c’è ancora il più stretto riserbo. Oltre al presidente e all’ad Federico Ghizzoni, 2 posti (di cui uno a Luca Corderodi Montezemolo) andrebbero al fondo Aabar, altri 2 ai rappresentanti dei soci privati italiani (con la conferma di Luigi Maramotti, mentre l’altro dovrebbe andare a uno tra Caltagirone, Della Valle e Del Vecchio), 4 agli internazionali (confermata Helga Jung di Allianz), uno agli azionisti di minoranza (dovrebbe restare Lucrezia Reichlin) e gli altri 7 (dai 9 attuali) ai rappresentanti delle fondazioni. Di questi, in particolare 2 resterebbero a Crt (dove dovrebbero essere confermati Fabrizio Palenzona e Antonio Maria Marocco), 2 a Carimonte (con la conferma di Vincenzo Calandra Buonaura), 1 a Cariverona (dove dovrebbe entrare il professor Candido Fois al posto di Luigi Castelletti), 1 a Cassamarca (con Francesco Giacomin), mentre l’ultimo dovrebbe andare alla Fondazione Banco di Sicilia (dove dovrebbe restare Marianna Li Calzi). Il presidente dell’ente siciliano, Giovanni Puglisi, si è detto infatti «ottimista». La lista, in ogni caso, sarà depositata entro il termine delle ore 17 di lunedì 16 aprile, una volta appianate le ultime formalità tecniche. Tornando alla nomina del nuovo presidente, con Vita si conferma il pronostico della vigilia che vedeva l’attuale presidente di Allianz Ras in pole position rispetto a Gian Maria Gros-Pietro, altro canditato su cui si era ristretta la rosa dei candidati. «Il comitato corporate governance, HR e nomine della società ha ritenuto che, tra le persone selezionate, tutte di alta professionalità, che hanno dato la loro disponibilità, quella che meglio risponde al profilo e ai requisiti della carica sia Giuseppe Vita», si legge in un comunicato diffuso ieri nel pomeriggio. «È una scelta eccellente. Faccio le mie più sentite personali congratulazioni al dottor Vita nella convinzione che il suo altissimo profilo professionale e internazionale costituisca la miglior garanzia di successo nelle sfide che la banca dovrà affrontare nei mesi e negli anni a venire», ha affermato in una nota Rampl, che continuerà a rappresentare la banca nel cda di Mediobanca. Con alle spalle una formazione medica (laurea in Medicina alla Sapienza di Roma nel 1959 con una specializzazione in Radiologia nel 1961), Vita (siciliano del ’35) è un manager e banchiere di lungo corso: attualmente è, infatti, presidente in Italia di Allianz, di Banca Leonardo e presidente onorario di Deutsche Bank. Poco noto al grande pubblico in Italia, il successore di Rampl è invece molto conosciuto e rispettato in Germania, dove presiede il consiglio di sorveglianza del gruppo multimediale Axel Springer Ag, editore multinazionale di 230 giornali e periodici. Il nome è uscito dalla shortlist di 20 candidati redatta dal vicepresidente Vincenzo Calandra Buonaura con la consulenza di Egon Zehnder. Per tutto il tempo delle trattative, l’ad Ghizzoni ha svolto un ruolo di stretto raccordo tra le varie istanze.