di Manuel Follis
Lo hanno ribattezzato Il dritto, e sarà il più alto dei tre grattacieli che sorgeranno al centro del quartiere di Citylife con 202 metri per 51 piani. La torre potrebbe presto diventare la seconda casa delle Generali, che potrebbe concentrare a Milano tutte le attività del Nord Italia non triestine, spostando quindi anche i lavoratori torinesi. Il progetto ha formalmente preso il via tra venerdì 30 marzo e domenica 1 aprile quando è stata realizzata la platea di fondazione della torre Isozaki attraverso un getto continuo di calcestruzzo (42 ore continuative) per un totale di 4.260 metri cubi. Il grattacielo porta la firma di Arata Isozaki e Andrea Maffei e secondo le prime stime dovrebbe costare circa 170 milioni, 140 la torre e 30 i relativi parcheggi. Normalmente i grattacieli hanno una forma compiuta e conclusa a una certa altezza, mentre «noi abbiamo puntato sull’idea di un grattacielo senza fine», spiega a MF-Milano Finanza l’architetto Maffei. «In pratica abbiamo voluto studiare un concetto da applicare al grattacielo, prima ancora che immaginarne la sua estetica e abbiamo pensato a un sistema modulare che teoricamente si potrebbe ripetere all’infinito, senza soluzione di continuità». Il modulo base presenta sei piani per uffici, con una pianta molto stretta e allungata di 21×58 metri. Il progetto «è incentrato su un concetto chiave: la flessibilità e l’attenzione al design. Ogni piano ha una superficie di circa 1.000 metri quadri pensati in maniera da poter essere strutturati a seconda delle esigenze del cliente», spiega Maffei. Altra caratteristica peculiare della torre Isozaki «è la grande attenzione al design anche perché da questo punto di vista Milano ha requisiti più alti rispetto alle altre città italiane », continua l’architetto. Sui lati del grattacielo sono stati collocati 14 ascensori, la maggior parte dei quali saranno panoramici, governati da un sistema computerizzato che gestirà l’afflusso in base a un criterio di lift sharing. Nonostante la flessibilità di ogni piano sia stata pensata per permettere a più aziende di essere ospitate nel grattacielo, come detto la torre Isozaki sarà probabilmente la nuova casa delle assicurazioni Generali che, dopo aver rilevato l’estate scorsa il 27,2% del gruppo Ligresti, è diventata anche il maggiore azionista di Citylife con il 68,5%, mentre il restante 31,5% è di Allianz. Il progetto (i cui lavori dovrebbero essere ultimati nel 2015) è stato pensato anche per avere «un rapporto con il contesto urbano circostante, che la vecchia fiera non aveva», spiega Maffei. La torre è stata pensata con grande attenzione al risparmio energetico e ha già ottenuto la precertificazione Leed con rating Gold. (riproduzione riservata)