L’attuale presidente di Fondiaria-Sai, Jonella Ligresti, sembra destinata a restare nel cda che a breve sarà rinnovato. Nonostante i rumor di ieri che la volevano in odore di dimissioni, il nome della figlia di Salvatore Ligresti è inserito nella lista presentata da Premafin, azionista di riferimento al 36%, per il rinnovo del board con l’assemblea di aprile. Una volta che sarà chiarito chi entrerà a far parte dell’azionariato della compagnia assicurativa nella fase di riassetto come primo socio (Unipol si sta scontrando con Palladio-Sator), i membri della famiglia Ligresti sembrano in ogni caso destinati ad abbandonare la plancia di comando, anche in virtù dell’inchiesta della Procura in corso. Le liste per il rinnovo dei vertici saranno rese pubbliche entro il prossimo lunedì. Se quella di Premafin sembra essere stata stilata all’insegna della continuità, c’è attesa su quella di minoranza che potrebbe essere presentata da Palladio e Sator, che hanno circa l’8% della compagnia. Sempre ieri Premafin ha comunicato che all’ordine del giorno del cda del 30 marzo sarà anche un «piano di risanamento ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 67, comma 3 lettera d della legge fallimentare». Il riferimento è alla parte della legge che prevede che non siano soggetti a revocatoria gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore che vengono realizzati in esecuzione di un piano che mira al risanamento e al riequilibrio della situazione finanziaria. Premafin, non a caso, ricorda di aver sottoscritto con Unipol un accordo finalizzato a garantire la ripatrimonializzazione della società e di Fonsai «nell’ambito di un più ampio progetto di integrazione dei due gruppi». In parallelo, prosegue l’attività dei pm milanesi che hanno acceso un faro sugli affari della famiglia Ligresti, anche se ieri, a differenza dei giorni precedenti, non c’è stata alcuna audizione.